lunedì 2 maggio 2022 - Antonello Laiso

La morte sul lavoro

Con quale spirito ci apprestiamo vivere questo primo Maggio? Costi dei mercati alle stelle, inflazione che aumenta dopo la pandemia non ancora debellata, reperibilità energetica difficile, una guerra ancora in corso in Europa alle nostre porte.

 Una delle grandi tematiche da affrontare in questa festa dei lavoratori se non la prima è quella della sicurezza sul lavoro, uno dei dati dell'Inail parlano di un aumento d'infortuni del 47,6/00 rispetto al primo trimestre del 2021 e 114 morti, tante battaglie fatte e tante ancora da fare per quella sicurezza sul lavoro che è carente o inesistente in molti casi, ed ha portato a incidenti di morti strazianti spesso in quei macchinari nei luoghi di lavoro.

La logica del profitto ,la velocità di esecuzione spesso contrasta tale sicurezza, una tragedia quasi quotidiana quelle delle morti bianche che richiama un nuovo modello di sicurezza e controllo tra le sfide impegnative, un controllo piu capillare se non quei pochi controlli e fatti male, il testo unico della salute della salute e della sicurezza dei lavoratori non deve essere un mero numero di pagine scritte solo per legge e senza fine, ma deve essere incessantemente seguito e fatto seguire alla lettera da tutti a chi opera in quei lavori che possano causare incidenti, da tutti quei lavori che richiedono sicurezza e norme ad hoc spesso eliminate per velocizzare quel lavoro.

Non è possibile morire di lavoro, di quel lavoro che dovrebbe dare una dignità oltre che economica tante volte non duratura ma stagionale, non è concepibile che con le tecnologia attuale si crei futuro senza pensare a chi opera per quella stesa tecnologia spesso vedendo la morte. Non si può morire svegliandosi all'alba come tanti operai nelle fabbriche o fabbrichette anche a conduzione familiare per portare quei pochi soldi a casa, sarebbe triste solo pensarlo ed invece si sta verificando. Doverosi e indispensabili controlli piu sostanziali e diretti da quegli ispettori del lavoro deputati alla verifica delle norme spesso non esistenti. Un primo Maggio con poco da festeggiare ma simbolico per quello che si deve obbligatoriamente fare sulla sicurezza dei lavoratori affinché non si possa piangere dopo per quello che andava fatto prima..




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