La morte dei diritti e delle speranze in Gomorra

I membri della Consulta del Terzo Settore presso l’ASL di Caserta (ex ASL CE 2), regolarmente iscritti nell’elenco dei cogestori di Progetti Terapeutici Riabilitativi Individualizzati sostenuti da Budget di Salute (PTRI/BS) si ritrovano di nuovo, oggi come ieri, a dover prendere atto di strategie che non sono altro che la diretta conseguenza delle scelte “miopi” e “scellerate” che le istituzioni stanno prospettando sul nostro territorio e che vanno in direzione opposta rispetto a quella tracciata dal sistema dei PTRI/BS, e si è costretti a ratificare per l’ennesima volta la mancanza di un confronto con enti “incapaci” di comprendere la ricchezza sociale e la ricaduta benefica che tale sistema offre sia in termini di efficienza che di efficacia per la salute dei cittadini; di valorizzare le positività di un sistema che ha permesso al territorio di riscattarsi dal degrado socio economico a cui è sottoposto dal regime criminale (camorristico), che da anni lo pervade, attraverso il potenziamento del “capitale sociale”, cioè di quella rete di rapporti che lega tutti i protagonisti del vivere civile (istituzioni, famiglie, volontariato, Terzo settore, ecc.) innescando e potenziando sistemi di partecipazione e di coinvolgimento del cittadino nell’organizzazione e nella produzione di beni e servizi di interesse collettivo, affermando così il superamento dell’assistenzialismo e favorendo il principio di sussidiarietà nel welfare.
A titolo esemplificativo i cogestori rilevano che a fonte di una realizzazione di forme appropriate di integrazione istituzionale (Amministrazioni Comunali, Provincia, Azienda Sanitaria, Ambiti Territoriali, Terzo Settore), gestionale ed economico con una strategia di finanziamento comune degli Ambiti Territoriali, unico in Regione Campania; constatano che l’integrazione risulta bloccata a causa del continuo turn over dei Commissari Straordinari e della mancata sottoscrizione da parte del commissario ASL degli accordi di programma con gli Ambiti Territoriali che ad oggi impedisce il trasferimento di una somma pari a € 1.400.000,00, trasformando così un sistema da efficiente in inefficiente. Che a fronte di una realtà affermata e positiva dell’ambito sociosanitario del territorio come quella dei PTRI/BS che fornisce risposte concrete ai bisogni delle persone e che nel corso di questi anni ha prodotto notevoli miglioramenti dei soggetti presi in carico, sia nella sfera personale che sociale, elevando la qualità della vita e permettendo la riconquista di dignità e diritti.
Devono constatare a malincuore che, in un periodo in cui si parla tanto di efficienza e tagli della spesa sanitaria, a fronte di un risparmio effettuato pari al 20% da parte dei PTRI/BS per il 2009, così come era stato concordato nelle linee guida, la determina n. 37 del 06/07/2010 del Commissario ad acta per la prosecuzione del Piano di rientro del settore sanitario, prevede per il 2010 un aumento della spesa per cliniche private e centri di riabilitazione pari al 10%, mentre per le attività sociosanitarie è previsto un ulteriore diminuzione della spesa del 20%, attuando di fatto la distruzione del sistema. E, come se ciò non bastasse, l’ASL di Caserta, pur avendo a disposizione nel suo patrimonio immobiliare svariate strutture, fitta uno stabile nel vecchio Saint Gobain a Caserta per una cifra pari a € 1.200.000,00!
Gli stessi cogestori, che gestiscono Beni Confiscati alla criminalità organizzata con PTRI/BS, immaginavano uno scontro duro con le organizzazioni criminali. Ed invece si ritrovano a dover constatare che lo scontro si sta concretizzando con le istituzioni che dovrebbero gestire il benessere dei cittadini e che invece favoriscono dinamiche “clientelari, medicalizzanti e istituzionalizzanti”.
Ma noi diciamo che «non ci rassegniamo… e non permetteremo che vengano distrutti i nostri sogni ed uccise le nostre speranze….». Le speranze di chi ha visto con i propri occhi e toccato con le proprie mani le persone che sono riuscite a riconquistare i propri diritti e la propria dignità, i “pazzi e pericolosi” che sono diventati soci e lavoratori di cooperative sociali e che addirittura sono diventati cittadini onorari dei territori che li hanno ospitati…..Noi diciamo che abbiamo una idea diversa di salute, che si ispira alla legge 180/78 (Legge Basaglia) e alla legge 328/2000, fatta di libertà, diritti, dignità, e non di istituzionalizzazione.
E dato che l’amara conclusione che possiamo trarre è che nel nostro territorio i diritti e le speranze stanno morendo, o forse sono già morti! perchè l’attuazione di tutte queste strategie non fanno altro che alimentare “Gomorra” e distruggere lentamente ciò che di buono fino ad oggi si è costruito…
Non ci resta altro da fare che:
1. dal 12/10/2010 al 15/10/2010 Commemorazione dei diritti e delle speranze sul bene confiscato a San Cipriano d’Aversa alla via Ruffini 8, con eventi ed iniziative volte a mostrare cosa si sta facendo morire…
2. Il 15/10/2010 alle ore 10.30 corteo funebre, che partirà dal bene confiscato di via Ruffini e terminerà presso il ristorante pizzeria sociale “Nuova Cucina Organizzata”, in cui simbolicamente sarà trasportata la bara e dei diritti e delle speranze in Gomorra;
3. Il 31/10/2010 la sospensione di tutte le attività di carattere lavorativo ed economica legati alla cogestione dei PTRI/BS, come il ristorante pizzeria sociale “NCO”, la fabbricazione delle confetture e sottolii a marchio “Terra Nostra” ed “Arte e Core”, ecc…
4. Il 01/11/2010 le compagini che gestiscono i Beni confiscati, attraverso i PTRI/BS, riconsegneranno le chiavi dei succitati beni sia al Prefetto di Caserta che al Commissario dell’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati alla criminalità organizzata, al Senatore Beppe Pisanu, presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, all’On. Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania e all’On. Domenico Zinzi, presidente della Provincia di Caserta ed ai Sindaci dei Comuni interessati.
Pur essendo consapevoli che il nostro territorio ha bisogno di cittadini attivi e protagonisti del proprio vivere e di quello delle persone affidate alla loro responsabilità per una riconquista socio – culturale basata sulla legalità, sulla solidarietà e partecipazione, da parte delle istituzioni percepiamo solo “un’angosciante solitudine”.
I promotori: 160 cooperative iscritte all’albo dei cogestori dell’ex ASL CE2.
Hanno aderito all’iniziativa :
Libera Caserta – Comitato Don Peppe Diana – Forum del Terzo Settore - ARCI Caserta - Associazione Jerry Essan Masslo – Associazione omnia Onlus – Associazione Legambiente
Si aspettano nuove adesioni e sottoscrizioni: per la difesa dei percorsi di salute intrapresi con i Budget di Salute grazie alla legge 180 ed a Franco Basaglia…
“I have a dream”. Anche noi non molliamo.