lunedì 16 agosto 2021 - SerFiss

La disfatta

Non penso ci sia altro termine da quello usato nel titolo per descrivere l'attuale situazione in Afghanistan.

Attenzione: non mi sto riferendo ad una disfatta bellica. Lungi da me pensare che la riuscita di un'invasione USA avrebbe portato la democrazia in quel paese. Non si esporta la democrazia con la guerra. La democrazia e la pace fanno parte di un processo culturale che deve sedimentarsi nello spirito di un popolo. Il tentativo di "accellerare" con le armi i tempi storici si potrebbe paragonare a portare un bambino della prima elementare (dopo aver imparato le primissime basi della scrittura e del calcolo) direttamente al liceo, del tutto inutile per la fase di apprendimento.

La grottesca fuga dei diplomatici occidentali mostrata impietosamente dai telegiornali è il fallimento che cancella gli ultimi 20 anni, riportando l'Afghanistan allo stato in corso prima dell'invasione. Si stanno facendo i primi conti della spesa sostenuta dall'Occidente in questa inutile guerra. Un telegiornale questa mattina ipotizza solo per gli USA una spesa di oltre 1.000 miliardi di dollari, ai quali andranno sommati i costi sostenuti dalla NATO e dai vari paesi partecipanti.


In un tweet pubblicato nei giorni scorsi ipotizzavo un bombardamento di hamburger, pizza, fish&cips ed involtini primavera: la spesa sarebbe stata irrisoria ed i possibili risultati inimmaginabili.

La guerra è stata inziata 20 anni fa per impedire ai terroristi di avere uno stato come base operativa, ed infatti Osama Bin Laden è stato ucciso in Pakistan dove si sono trasferiti contestualmente e forse solo temporaneamente i campi di addestramento paramilitari. Per il ritiro delle truppe USA dal paese promesso da Donald Trump agli accordi di Doha del 2020 gli americani hanno avuto in cambio dai talebani solo la flebile promessa di non consentire nel paese la presenza del terrorismo islamico. I dubbi sul mantenimento della promessa talebana non possono che essere molti. Un'altro fallimento di una presidenza fallimentare.

All'iizio affermavo che non si tratta di una disfatta bellica La disfatta è culturale, umanitaria, sociale e civile. Difficile pensare che questa guerra abbia chetato lo spirito feroce dei talebani, come è difficile pensare che buona parte della popolazione del paese non porti rancore per i numerosi lutti ed anche difficile pensare che gli afgani sposati alle idee occidentali non stiano in questo momento pensando esclusivamente a lasciare il paese. Nel frattempo, dopo la nostra vergognosa fuga, Russia e Cina aspettano gli sviluppi della situazione, pronti ad afferrare ogni possibile occasione si possa presentare.

L'unico risultato ottenuto dall'Occidente è stato l'aumento dell'instabilità in una parte di mondo che forse non aspettava altro per innescare nuove e diverse violenze. I talebani si oppongono al regime iraniano e pensare che un'eventuale guerra fra i due stati sia solo un problema fra loro sarebbe un ulteriore e tragico errore.

Foto di Suliman Sallehi da Pexels




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