sabato 24 marzo 2012 - bruno piano del balzo

La Sanità a Roma: un servizio inefficiente

Il nuovo credo dei governi è "tagli alla spesa pubblica". Il che si traduce in minori servizi per i cittadini. E il più importante dei servizi, la sanità, a Roma sta sprofondando nel baratro.

Disagi a non finire. Chiudono strutture ospedaliere e ambulatoriali. Attese infinite per le prestazioni. Pronto soccorso degli ospedali pieni, pazienti nei corridoi, personale che spesso dimentica di avere quella necessaria umanità nei loro confronti e verso i loro familiari che attendono notizie. 

A Roma succede che le casse per pagare i ticket siano situate in un ospedale diverso da quello dove si effettua la visita richiesta. Assurdo e inconcepibile, ma è così!

L'altro giorno, di pomeriggio, ho accompagnato mia zia all'ospedale Forlanini per una visita. Chiediamo all'Ufficio Informazioni dove pagare il ticket. Ci dicono che per le casse del C.U.P. c'è un bus-navetta. Aspettiamo un po' ma non arriva. Decidiamo così di andare a piedi, ma quando siamo quasi arrivati (circa 300 metri) ci dicono che il CUP al Forlanini è chiuso il pomeriggio. Di aperto c'è il CUP del San Camillo. Così torniamo a piedi all'ingresso e con la macchina andiamo al San Camillo; parcheggiamo. Seguiamo l'indicazione CUP: c'è da camminare ancora fino ad arrivare ad una scalinata che porta alle Casse. Mi chiedo come possa fare questo percorso da sola una persona anziana e con difficoltà a camminare?! Impossibile. Pagato il ticket al San Camillo, torniamo al Forlanini per la visita; per trovare la stanza giusta bisogna leggere un foglietto sul muro dei corridoi che indica il nome del medico specialista. Si capisce che è una sistemazione provvisoria, questa stanza isolata in un reparto che porta in alto l’indicazione “Musei”…

Pochi giorni fa hanno chiuso l'ASL di via Acqua Donzella a Roma, che serve migliaia di cittadini del quartiere Colli Albani. Ora per le prestazioni occorrerà spostarsi presso altra struttura a Via Nocera Umbra dove, colmo dei colmi, c'è una scalinata per accedere. Poiché sono soprattutto le persone anziane ad usufruirne, è facile capire il disagio, visto che per fare un prelievo dovranno prendere l’autobus o il taxi. Poi è inevitabile rivolgersi alla struttura privata più vicina anche se più costosa.

Dicono che troppa gente va al Pronto Soccorso inutilmente. Ma non dicono che se uno sta male dal venerdi pomeriggio al lunedì mattina non ha altra possibilità! Il medico generico non c'è, la guardia medica c'è solo dopo le 20:00 e viene a casa solo in casi eccezionali. Le strutture private non prevedono questo tipo di assistenza.

Ci dicono che andiamo sempre più verso una società di anziani, ma queste strutture sanitarie a tutto pensano tranne che agli anziani! E’ indecente!




Lasciare un commento