mercoledì 21 dicembre 2022 - La bottega del Barbieri

La Coppa di Fango e sangue

Un gesto, tra tanti, si dice nemmeno concordato in precedenza, un’immagine che ci racconta tutto ciò che è stato il campionato mondiale di calcio che si è concluso ieri in Qatar.

 Un emiro o sceicco o qualcosa del genere, comunque solo lontano parente del genere umano, che getta sulle spalle del capitano della squadra argentina vincitrice Lionel Messi che si sta avviando alla premiazione un “Bisht”, un indumento tipico del Golfo.

Si tratta di un mantello, in questo caso nero ma può essere anche bianco o beige, simbolo di regalità, indossato nelle grandi occasioni da sovrani o capi tribù. Il timbro definitivo della vittoria della tirannia qatarina sul mondo, non più relegata in quella fogna della storia dove si trovano tutti coloro che hanno costruito potere e imperi economici sul sangue degli esseri umani, sul dolore e sudore degli ultimi della terra.

Dall’inizio di questo mondiale di calcio i giornali hanno dimenticato lungo la via il costo umano di questi mondiali, almeno 6500 morti durante la costruzione degli impianti. Al netto dei diritti negati dei lavoratori stranieri, della tirannia politica, delle leggi omofobe, della violazione dei diritti delle donne. L’equazione “sharia in cambio di soldi” che trionfa nel mondo occidentale e che offende anche chi crede in quel dio nel mondo non occidentale.

La complicità di personaggi che vedresti bene a un banchetto di Cosa Nostra e invece siedono riveriti dalla diplomazia mondiale al vertice della Fifa. Un sistema di corruzione talmente radicato nell’animo da portare il presidente svizzero dell’organizzazione Gianni Infantino a rivendicare a volto scoperto che chi se ne frega se muoiono persone di fronte al dio del calcio.

Ma di dio e di dei non ce ne sono proprio in questa sporca storia, tranne uno, il dio denaro. Per fortuna ci hanno pensato gli italiani, colonne portanti dell’operazione mondiali in Qatar fin dall’inizio, a ristabilire le giuste priorità. Lo scandalo dei soldi della corruzione da parte di Marocco e Qatar verso gli europarlamentari per chiudere un occhio sulle violazioni dei diritti umani è appena agli inizi.

Europarlamentari, al momento tutti di una sola parte politica, proprio quella parte politica che dei diritti umani si era fatta campione. Sacchi di denaro, emendamenti pagati un tanto al chilo, viaggi in paradisi terrestri vietati al 99% degli umani, soggiorni in resort a venticinque stelle: tanto è bastato per far dire ai beneficiari di questo sistema che il Qatar tutto sommato ha degli standard accettabili di democrazia.

I mondiali del Qatar ci raccontano lo stato del mondo in cui viviamo. Sono una fotografia del passo indietro di duecento anni compiuto dall’umanità in questi ultimi tempi. Ho i soldi e ti compro, ho il potere e ti elimino, e la tua vita non conta niente. Questo è l’edificante messaggio al famoso e impotente 99% di misera umanità, questo è il messaggio che proviene da questa edizione della coppa del mondo di calcio 2022, costruita sopra una montagna di fango, sangue e merda.

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