martedì 26 ottobre 2021 - Maddalena Celano

La Brigata Henry Reeve: una storia di umanesimo universale

In Occasione delle Giornate della Cultura Cubana, in Italia, Enrique Ubieta Gòmez presenta “Juntos” – Una storia Universale – Robin Edizioni, e “Diari di Torino”, EPICS Edizioni, Abril.

#PoniendoleCorazonaCuba

L' Associazione “Para un Principe Enano” vi invita alla presentazione dei due saggi, Martedì 26 ottobre 2021, ore 17:00, prezzo Palazzo Bisaccioni, piazza Angelo Colocci n. 4, Jesi, Ancona.

Il contingente internazionale di medici specializzati in situazioni di disastro ed epidemie gravi "Henry Reeve", ha celebrato, questo 19 settembre 2021, il suo 16° anniversario, nel bel mezzo di una pandemia globale, un contesto in cui ha fornito un grande sostegno alla lotta contro il COVID-19 in paesi di tutti continenti.

Il Contingente è stato istituito il 19 settembre 2005, dal comandante Fidel Castro Ruz, in risposta ai danni causati dall'uragano Katrina alla cittadina di New Orleans, negli Stati Uniti, che ha provocato circa 1.336 morti e perdite, per un valore di 75 miliardi di dollari.

Fu chiamato "Henry Reeve" in omaggio al giovane americano, originario di Brooklyn, New York, che si unì a un distaccamento di patrioti cubani, come soldato di linea, per unirsi alla guerra di indipendenza contro il dominio coloniale della Spagna. Nella storia di Cuba, il suo esempio è stato un paradigma di solidarietà internazionale.

La missione della brigata è quella di fornire aiuti umanitari-medico-sanitari alle popolazioni vittime di disastri naturali ed epidemie, e di aiutarne la guarigione. I suoi membri vengono mobilitati immediatamente tra le 24 e le 48 ore, a seconda del tipo del disastro o del cataclisma. La maggior parte dei suoi membri ha esperienza in missioni sanitarie internazionali e la partecipazione è completamente volontaria.

Il Contingente predica come principi fondamentali delle sue azioni: la solidarietà internazionale, l'umanesimo, la difesa e l'esercizio del diritto umano alla salute, nonché la promozione del diritto umano alla pace. La prima emergenza affrontata dal Contingente, a pochi giorni dalla sua creazione, è stata in Guatemala, per assistere la popolazione colpita dalle alluvioni avvenute nell'ottobre 2005. In totale 688 operatori sanitari hanno assistito oltre 477mila persone e salvato la vita a più di 1.300.

Il Contingente ha lavorato anche in Pakistan, dopo l'impatto del terremoto dell'ottobre 2005, che ha causato la perdita di 70mila vite umane, 100mila feriti e 3 milioni di senza tetto. In un periodo di quasi otto mesi, in Pakistan, gli oltre 2.000 operatori sanitari cubani hanno curato più di 1.700.000 pazienti. Sono stati eseguiti più di 14.000 interventi chirurgici, più di 166.000 sopravvissuti hanno ricevuto cure riabilitative specializzate e più di 2.000 sono stati salvati.

Cuba, con il sostegno di questo Contingente, è stato uno dei primi paesi al mondo a rispondere all'appello dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per affrontare l'epidemia di Ebola, in Africa, nell'ottobre 2014. In meno di due settimane, ancora oltre 5.000 medici e infermieri cubani si sono offerti volontari per combattere l'epidemia; da loro sono stati selezionati e formati più di 500 operatori sanitari; e infine, in 256 hanno dato l' adesione.

Allo stesso modo, nel 2010, i medici cubani hanno affrontato l'epidemia di colera ad Haiti, dove sono stati forniti servizi sanitari a più di 400mila persone e sono state salvate le vite di circa 76mila. Il Contingente era presente in Sierra Leone, Liberia e Guinea, nelle sale per il trattamento dell'Ebola, in cui sono stati curati più di 2.000 pazienti. Durante questo periodo, due membri del contingente “Henry Reeve” sono morti di malaria e un operatore sanitario si è ammalato di Ebola, che è guarito in modo soddisfacente.

Di fronte alla classificazione del COVID-19 come pandemia, il più grande pericolo per la salute che il mondo ha dovuto affrontare nel 21° secolo, il Contingente “Henry Reeve” si è preparato ad assistere le popolazioni che hanno richiesto il suo aiuto. Nell'arco di cinque mesi, la sua presenza ha raggiunto 39 stati. Ha assistito più di 550.900 persone e salvato 12.488 vite. Hanno partecipato, alle missioni internazionali, più di 3.800 operatori sanitari cubani, di cui il 61,2% sono donne. Delle 52 brigate formate per affrontare la pandemia, 43 continuano a fornire servizi sanitari in 33 nazioni.

Per molti paesi del mondo, il primo contatto con Cuba è avvenuto attraverso gli operatori sanitari delle missioni internazionali. Alcuni hanno ricevuto, per la prima volta, una collaborazione medica, come nel caso dei paesi europei, delle isole d'oltremare e paesi africani.

La testimonianza di questa meravigliosa avventura internazionale, per la prima volta, è riportata nei due sagg i “Juntos” – Una storia Universale – Robin Edizioni, e “Diari di Torino”, EPICS Edizioni, Abril. I due saggi saranno presentati, grazie all' Ass. Para un Principe Enano, presieduta dalla cubana Olga Lidia Priel Herrera, a Jesi (Ancona) il Martedì 26 ottobre 2021, ore 17:00, prezzo Palazzo Bisaccioni, piazza Angelo Colocci.

 

Scaletta dell' evento:

 

h.17:00: Saluti e presentazione dell' evento da parte dell' Ass. Para un Principe Enano.

Saluti da parte della Fondazione Sara Tassi e da parte del Vice-sindaco di Jesi, Luca Butini.

h.17:15: Intervento di Michele Curto (o un suo delegato) dell' Ass. AICEC.

h.17:30: Presentazione dei saggi: “Juntos” – Una storia Universale – Robin Edizioni, e “Diari di Torino”, EPICS Edizioni, Abril, di Enrique Ubieta Gòmez.

h.18:30: la dr. ssa Maddalena Celano (docente e saggista) intervista Enrique Ubieta Gòmez per l' Ass. Europa por Cuba

h.18:40: Saluti di chiusura da parte di Paolo Grossi (Presidente della CGIL di Jesi), dei membri della comunità cubana residente e di Marcella Coppa (Distretto Sanitario di Jesi).




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