lunedì 2 luglio 2012 - UAAR - A ragion veduta

L’opposizione cristiana alla riforma Obama

La Corte suprema ha dato dunque il via libera alla riforma sanitaria realizzata dal presidente Usa Barack Obama. Non è stato un passaggio semplice, in quanto vi sono stati ben quattro voti contrari su nove. Gli oppositori erano tutti cattolici, mentre altri due giudici cattolici hanno votato a favore.

I vescovi legati a Roma si erano duramente opposti nei giorni scorsi alla riforma, soprattutto a causa dell’introduzione di obblighi in capo ai datori di lavoro in materia di contraccezione. Nonostante alcune concessioni da parte del governo, l’opposizione si è tradotta nell’organizzazione di due settimane “per la libertà religiosa”: quella della Chiesa, ovviamente.

E tuttavia, l’opposizione cristiana all’Obamacare non è certo stata limitata al mondo cattolico: le organizzazioni fondamentaliste protestanti hanno infatti avuto reazioni simili. Come ha scritto Amanda Marcotte su XX Factor, chi sbandiera in continuazione le proprie posizioni “pro-life” avrebbe dovuto salutare con soddisfazione una riforma che cerca di porre rimedio a uno stato di cose che causa, si stima, circa 45.000 morti l’anno dovute a mancanza di copertura sanitaria.

Ma, ormai è chiaro, dietro il vessillo dell’impegno per la vita si nasconde in realtà quello contro la libertà di scelta.




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