martedì 20 febbraio 2018 - Piero Tucceri

L’odierna sinistra? Senza identità e alla deriva

 

Gli pseudolevogiri dell'odierna sinistra, hanno deliberatamente rinunciato a tutte le lotte che ne avevano caratterizzato la nascita: da quelle operaie degli anni '60 e '70, alle successive iniziative adottate contro la globalizzazione. Sono queste le cause del loro odierno sbandamento, avendo smarrito ogni valido punto di riferimento. Perciò adesso sono incapaci di proporsi in maniera credibile, risucchiati come sono dal turbolento vortice della globalizzazione che, paradossalmente, essi stessi hanno contribuito a creare.

Uno dei loro corifei, Enrico Berlinguer, a suo tempo cercò di salvare la faccia al partito dal quale sono successivamente promanati gli odierni appartenenti non si sa più a quale sinistra, adottando una iniziativa volta a rendere impellente in Italia la questione morale. Attraverso quella presa di posizione, egli intendeva contrastare un subdolo modulo sociale articolato sulla illegalità, sulla alleanza tra gli apparati dello Stato e la criminalità organizzata, sulla trasformazione dei partiti in comitati di affari. Berlinguer lo promise, ma non lo fece. Dal momento che, già allora, si assisteva al doppiogioco della sinistra, la quale, proprio come fa attualmente, fingeva di tutelare i lavoratori, mentre in realtà sosteneva i padroni. La storia, che per fortuna non viene scritta con i vagheggiamenti ideologici dei suoi eredi, dimostra come, sin dalla sua nascita, la sinistra cercò di propiziarsi le classi dirigenti borghesi per giungere, come poi ha fatto, al governo del Paese. Così si spiegano le autentiche ragioni del suo attuale declino.

Ormai la sinistra non riesce più ad aggregare la gente. E questo a causa della sua dissennata rinuncia a quella stessa ideologia che ne aveva connotata la nascita e l'esistenza. Al suo posto ha messo il globalismo e il mondialismo, trasformandosi così nell'appendiabito degli interessi di quella oligarchia finanziaria che aveva finto di combattere.

Per questo, gli odierni pseudolevogiri non hanno più bandiere rosse da sventolare, così come non hanno più nulla da condividere con i Padri della sinistra storica: essi sono animati soltanto da un antistorico antifascismo, in mancanza del vero fascismo, e dalla strenua difesa del traffico degli esseri umani perpetrato dalla politica globalizzatrice imposta dalla oligarchia finanziaria. In questo modo, essi bandiscono quella libertà di pensiero, in favore della quale prima fingevano di lottare, a chiunque osi manifestare idee diverse dalle loro. Chi si azzarda a farlo, viene subito bollato come fascista e populista.

Un così degradato contesto socioeconomico genera soltanto avvilimento. Tanto avvilimento! Ed è ancor più avvilente assistere alla riproposizione di quegli stessi individui i quali, dopo aver illuso e sfruttato intere generazioni al solo fine di incettare qualche scranno del Potere, oggi abbiano la sfrontatezza di seguitare a soffiare sul già incandescente focolaio sociale, nel meschino tentativo di conservare e di consolidare le loro prerogative.

 

 

Immagine, da:

 

https://www.google.it/search?q=cari...;




Lasciare un commento