lunedì 5 marzo 2018 - La bottega del Barbieri

L’assassinio di Fausto e Iaio: 40 anni di misteri, o forse no

Dal 7 marzo sarà disponibile il libro di Saverio Ferrari e Luigi Mariani: ecco la presentazione.

A quarant’anni dal duplice omicidio di Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci (“Iaio”) – avvenuto il 18 marzo 1978 a Milano – era doveroso tornare a rimettere insieme le fila di questa vicenda.

Il nostro lavoro (a differenza di altri, cui va il merito di aver raccontato ben prima di noi questa tragica vicenda, anche ricostruendo la breve vita di questi due ragazzi barbaramente assassinati, e che opportunamente segnaliamo nella bibliografia) vuole limitarsi a ripercorrere i fatti, esaminando gli atti giudiziari, con l’intento di collocarli nel contesto politico, con particolare attenzione alle dinamiche dei gruppi armati neofascisti dell’epoca, avanzando ipotesi e chiavi di lettura.

Il caso di Fausto e Iaio, nonostante le indagini svolte nell’arco temporale di oltre un ventennio, nell’alternanza di otto magistrati, non ha avuto la necessaria e doverosa fase di verifica dibattimentale che avrebbe consentito di chiarire le ombre che ancora incombono su questo delitto. Eppure l’ambiente in cui maturò il delitto, così come le ragioni per cui fu commesso, a soli due giorni dal rapimento dell’onorevole Aldo Moro, non appartengono – come cercheremo di dimostrare – al campo nebuloso dei misteri. Gli stessi nomi degli presunti esecutori sono stati più volte fatti da esponenti di primo piano dell’estrema destra nel corso di numerosi interrogatori. Riteniamo sia questa l’unica vera pista da seguire, ancora oggi, quella del delitto politico, con buona pace di altre prospettazioni. Ipotesi a volte davvero cervellotiche, dimostratesi senza alcun fondamento.

Con la speranza che possa essere utile all’accertamento della verità.

(*) In “bottega” ne abbiamo parlato più volte; per esempio qui 38 anni fa: Fausto e Iaio con una scheda di Saverio Ferrari.




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