venerdì 12 agosto 2016 - Paolo Giardina

L’antipolitica fatta con i piedi

Ora, non c’è dubbio che la “caviglia” sia un arma seduttiva preferita da molti uomini. Però questa Maria Elena Boschi, che a detta di molti è una donna bellissima, pur di “asfaltarla” politicamente viene dipinta nel migliore dei casi, anche fisicamente come un mostro, una bruttura, quasi inguardabile.

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Quel “mandrillo” di Andrea Scanzi, dopo la politica ed il calcio, si sta specializzando sulle caviglie delle parlamentari. Ebbene, su Maria Elena Boschi ha detto: “Sono dei piedi cicciuti che ‘spanciano’, sono grassottelli e in più ha anche la caviglia bruttina”.

Ora, non c’è dubbio che la “caviglia” sia un arma seduttiva di primordine per una donna, preferita da molti uomini. Però questa Maria Elena Boschi, che a detta di molti è una donna bellissima, pur di “asfaltarla” politicamente viene dipinta anche fisicamente come un mostro, una bruttura, quasi inguardabile.

Chiaro, la bellezza è soggettiva, però qualche dubbio mi è sorto. Sono andato a guardarmi le caviglie della Boschi, e mi sembrano nella norma, “belle”, come il resto.

Mi è capitato qualche settimana fa di leggere un commento in una delle aporie di un “accanito grillino”, ha scritto: “Maria Elena Boschi è una donna normalissima, la bellezza vera e rara appartiene a Virginia Raggi”.

Poi, ho capito.

È quella storia della coerenza, del tutto bianco o tutto nero, della “schiavitù mentale”, dei buoni e cattivi, senza vie di mezzo.

Addirittura Marco Travaglio la vedrebbe bene come donna delle pulizie al Parlamento.

Dico, Maria Elena, se serve una mano, io ci sono.




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