venerdì 12 febbraio 2016 - Rosario

L’antimafia dal basso a Palermo: presentazione di Silencio (VIDEO)

L'incontro si è tenuto questo giovedi. Al Pyc, tra gli altri, Ferrandelli e Maniaci. L'occasione è la presentazione del docufilm di Bolzoni "Silencio". Moderano Chiara Lombardo e Riccardo Campolo.

Non è una serata come le altre, nel centro giovanile di Via Giuseppe de Spuches per "Silencio, il giornalismo dell'antimafia". L'atmosfera è più elettrica, quasi carica di attesa per un evento che, anche per i più smaliziati tra i ragazzi, è insolito, diverso. Arrivano alla spicciolata, fino a riempire lo spazio ricavato nel giardino del circolo. Sono le 18:30 quando arrivo, gli ospiti ancora non ci sono. Ma già sono attesi, e fervono i preparativi. Poi arrivano tutti, tranne Maniaci, che giungerà in corso d'opera.

Poi inizia il dibattito, e la giovane moderatrice, già attivista nel campo del cityzen journalism (Cafèbabel) comincia a parlare. In lei si avverte un pò di emozione, subito comunque frenata. E poi inizia, a presentare le attività di questa realtà innovativa, che in due anni è molto cresciuta, punto di ritrovo per i giovani di Palermo, fucina di progettazione e di idee, confederazione di realtà di diverso tipo ma di uguale sentire. Eccola la meglio gioventù di questa nostra città, che parla del suo futuro, che ribadisce un fatto chiaro, un'intenzione seria: che un altro mondo è possibile. E al Pyc, ogni giorno, questi ragazzi lo dimostrano, con gli scambi e la progettazione europea.

Finalmente viene proiettato il film: si parla di due realtà tra loro doiverse, il Messico controllato dai cartelli dei Narcos e la Calabria controllata dalla ndrangheta. In comune hanno il silenzio, anche delle istituzioni e di alcune parti di Chiesa. Tra tutte, nelle menti dei ragazzi, una domanda: perchè c'è l'hanno coi giornalisti? Hanno paura che la gente tolga il consenso. A che cosa? Alla mala politica ed alla criminalità organizzata, in Messico ed in Calabria, che venga intaccato un millenario sistema di potere.

Poi la proiezione finisce. Nel frattempo, quasi senza farsi notare, è arrivato lui: Pino Maniaci, direttore della piccola emittente comunitaria Telejato, che in terra di mafia, non ha paura di fare nomi e cognomi di boss e gregari. Fa un unico intervento, com'è nel suo stile, da divulgatore, da trascinatore, trasmette un'energia incredibile, polarizza il suo uditorio. Parla delle sue vicende giudiziarie e dello strapotere dei magistrati. Poi conclude, quasi passando il testimone ai ragazzi ed alle ragazze del Pyc, difendete il vostro domani.

Dopo Pino e il turno di Ferrandelli. Anche lui parla, della sua esperienza in Commissione Regionale Antimafia, e strappa appalusi a scena aperta.

Poi Riccardo Campolo, anche lui giovane promessa del giornalismo d'inchiesta palermitano, intervista Attilio, che parla del documentario e delle problematiche da lui affrontate in fase di realizzazione dello stesso.

In extremis interviene, in collegamento via Skype, Claudio Fava, ex candidato alle scorse regionali nonchè uomo di punta di Sel. Saluta i ragazzi e si augura, li esorta: non mollate mai.

Il cielo è nuvolo. Ma è lo stesso bello il tempo: i ragazzi e le ragazze di Palermo si sono messi in gioco. Amano questa città e vogliono cambiarla.




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