venerdì 29 ottobre 2021 - UAAR - A ragion veduta

L’affossamento del Ddl Zan rivela una classe politica inetta

«Salvini che rinfaccia a Letta di non aver ascoltato il papa, Renzi assente dal Senato che commenta invece dalla corte del sultano saudita, gli esponenti di Pd, Leu e 5s che non si rendono conto che i voti di scarto sono stati 23 e dunque i franchi tiratori non possono essere solo altrove… L’affossamento del Ddl Zan e le dichiarazioni dei leader politici che ne sono seguite non fanno che confermare – qualora ce ne fosse ancora bisogno – che abbiamo una classe politica inetta».

Roberto Grendene, segretario dell’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (Uaar), commenta così l’esito del voto di ieri sul Ddl Zan.

«Se si aggiunge il rumoroso silenzio da parte del governo “cielle” il risultato è sotto gli occhi di tutti, e la figuraccia è internazionale: l’Italia – a differenza di tanti altri Paesi dell’Europa occidentale – continua a non avere una legge che contrasti l’omotransfobia e che sanzioni la discriminazione e l’odio per motivi legati al sesso, all’identità di genere, all’orientamento sessuale e alla disabilità».

«Delle forze che remavano in direzione contraria si aveva contezza da tempo», prosegue Grendene, «almeno da quando – mesi fa – si diffuse la notizia che il Vaticano, con un gesto senza precedenti, aveva attivato i propri canali diplomatici per chiedere formalmente al governo italiano di modificare il Ddl perché in alcuni contenuti avrebbe violato l’accordo di revisione del Concordato… Ancora una volta l’hanno avuta vinta Oltretevere».

«Avere il Vaticano in casa non può però essere un alibi che ci induca all’autocommiserazione. L’affossamento del Ddl Zan è una brutta notizia per tutti coloro che hanno a cuore il principio di eguaglianza e di non discriminazione, ma questa legislatura ha ancora 14 mesi per alzare la testa di fronte alle note e alle telefonate che arrivano dalla Santa Sede e muovere passi nella giusta direzione. Quella dei diritti dei suoi cittadini».

 




Lasciare un commento