martedì 28 aprile 2020 - iltaccuino

“L’accento sulla A”, il nuovo romanzo di Marco Ponzi

Lo scrittore milanese Marco Ponzi presenta “L’accento sulla A”, un romanzo di formazione che racconta la storia di Felicita Gavazeni, dal momento in cui nasce in una famiglia che non ha la capacità di donarle amore, fino al suo commiato da un’esistenza che ha saputo vivere con fierezza e coraggio. Una vicenda dura e in certi passaggi estremamente commovente; una sentita riflessione sull’ipocrisia di una società che giudica indecente un corpo nudo, mentre considera normale un comportamento bigotto e meschino.

 

«Sui comò, sulle credenze e su altri mobili, si potevano osservare cimeli del passato artistico di Felicita, ma erano perlopiù nascosti. Parti di abbigliamento rimanevano occultate negli armadi, alcune foto, le più mostrabili, la ritraevano nei suoi anni di giovinezza con poco indosso. Non che se ne fosse dovuta vergognare adesso, ma nessuno può essere orgoglioso di ogni singola ora della sua esistenza; quest’ultima può essere forse definita compiuta e soddisfacente nella sua totalità, ma nelle proprie singolarità, le ombre, a volte, prevalgono sulle luci, e così capitò anche a Felicita. Sempre se di ombre si può parlare e se le si intende come cose negative. Perché è vero che alcuni tipi di ombre servono per mettere in risalto alcuni tipi di luce […]».

 

L’accento sulla A di Marco Ponzi è la storia della vita sofferta e tortuosa di Felicita Gavazeni, bambina intelligente e sensibile, poi giovane bellissima e tormentata, e infine donna dalle mille qualità, con un variegato bagaglio di esperienze. Felicita trascorre l’infanzia in una famiglia problematica: il padre abbandona presto il tetto coniugale, mentre la madre vive di superstizioni e di bigottismo, legata a un concetto esasperato di decoro e di difesa dell’apparenza che la porta a vergognarsi di sua figlia, solo perché diversa. Felicita ha infatti un’ambigua malformazione cutanea all’altezza del collo che per la madre risulta disturbante e volgare, e questo le impedisce di avere una normale vita sociale, e la costringe ad essere segregata in casa. Un difetto fisico che farà soffrire Felicita tutta la vita, ma che al contempo le insegnerà ad accettare i propri limiti, e a lavorare duramente per migliorarsi. La bambina cresce piena di buone qualità, nonostante l’ambiente opprimente e provinciale in cui vive, guidata da una passione ardente per l’arte che la salverà in più di un’occasione; con pazienza e resilienza attende il momento in cui non può più essere manipolata dalla madre, e può finalmente spiccare il volo. Ma il microcosmo di ipocrisia in cui ha vissuto è stato solo l’assaggio di quello che le avrebbe riservato la società. Costretta dall’opinione comune a indossare maschere e a restare al proprio posto, Felicita decide non senza dolore di liberarsi dalle catene dell’ennesima prigione, e di affermarsi come individuo libero. La libertà per lei ha un prezzo molto caro, che paga ogni volta con coraggio, che sconta con dolorosi sensi di colpa e sofferenza fisica. La vita di Felicita scorre su binari accidentati, attraverso paesaggi aspri, dove imperversano tempeste ed è difficile scorgere il sole. Il suo nome evoca un sentimento che lei ricerca con rigore e dedizione, ma quel piccolo accento non vuole proprio palesarsi. Il romanzo di Ponzi è un’amara riflessione sul concetto di “oscenità”, e sulla sua contrapposizione con il sempre più vago termine “normalità”; Felicita si interroga su come a volte sia meno osceno il corpo esposto nella sua nudità ed erotismo, rispetto a una facciata perbenista che nasconde però un’anima indecente. Ella imparerà come spesso la bellezza è una disgrazia, e non una fortuna, e sconterà sulla sua pelle le decisioni a volte discutibili che prenderà nel disperato tentativo di realizzarsi. L’accento sulla A è un romanzo sul pregiudizio e sull’accettazione di sé; una storia dura che racconta di sessualità con spirito critico e con lo sguardo emancipato di chi comprende che c’è molto di più di quello che si vede in superficie.

 

 

TRAMA. L'accento sulla A è un romanzo sull'accettazione di sé, sulla voglia di riscatto e sull'esperienza di una sofferenza volta al positivo, raccontato attraverso la drammatica e scabrosa vicenda della protagonista che deve convivere, sin dalla nascita, con una malformazione decisamente imbarazzante. Una sfida a pregiudizi e maldicenze, perché l'osceno non è soltanto un fatto esteriore.

 

BIOGRAFIA. Marco Ponzi è nato a Milano nel 1976. È appassionato di scrittura, pittura, illustrazione, e in generale di tutto ciò che si possa declinare sotto la definizione “arte”, specie se condita con una buona dose di umorismo. Pubblica il libro autobiografico illustrato “Perché diffidare degli assistenti di volo” (Greco&Greco, 2011), i pamphlet dissacranti “Rifiuti d’autore – fa ridere, fa orrore, fa sesso” (Self publishing, 2015) e “Raccolta indifferenziata” (Self publishing, 2017) e il romanzo “L’accento sulla A” (Edizioni Il Foglio, 2019). Ha inoltre pubblicato diversi racconti e poesie in antologie letterarie, ha collaborato come vignettista per la rivista Danae Magazine e ha partecipato a mostre collettive con i suoi dipinti, sculture e fotografie.

 

Titolo: L’accento sulla A

Autore: Marco Ponzi

Genere: Narrativa contemporanea

Casa Editrice: Edizioni Il Foglio

Pagine: 390

Prezzo: 18,00 €

Codice ISBN: 978-88-760-67-976

 

 




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