giovedì 25 luglio - Damiano Mazzotti

L’Intelligenza Artificiale. La nuova fonte della conoscenza

"Machina Sapiens. L'algoritmo che ci ha rubato il segreto della conoscenza", è il saggio ricco e sintetico di un grande esperto delle ultime Intelligenze Artificiali (il Mulino, Bologna, 2024, 160 pagine, euro 15).

 

Le intelligenze artificiali vengono create da alcuni meccanismi matematici e ogni intelligenza si sviluppa dall'interazione tra i vari meccanismi e una quantità stratosferica di testi (p. 7). Nello specifico ChatGPT è un abile conversatore, ed è così che si è fatto conoscere... Al momento si comporta come un decatleta: non batte i campioni in alcuna specialità, ma si qualifica tra i primi in quasi tutte". Quindi si potrebbe definire come il migliore assistente sulla piazza.

A pensarci veramente bene, "cosa vuol dire comprendere? E pensare?" E potremo controllare qualcosa che si muove in modo più intelligente di noi?

I bot come ChatGPT possono fornire risposte più o meno scorrette, chiamate anche in modo impreciso allucinazioni. In verità bisognerebbe essere più precisi: "dovremmo parlare di "confabulazione": mentre l'allucinazione è una percezione di qualcosa che non esiste... la confabulazione (o falso ricordo) è un ricordo non autentico, spesso derivante da distorsioni di ricordi veri, o aggregazioni ricombinate di varie memorie distinte" (p. 76). In alcuni casi "la macchina può credere di aver visto una fonte che invece è il risultato della combinazione di documenti diversi".

A quanto pare "il comportamento di queste nuove macchine intelligenti è diverso da quelle della generazione precedente, ovvero è sicuramente cambiato qualcosa... questa differenza non è stata pianificata da qualcuno, si è manifestata da sola sorprendendo anche i suoi stessi creatori. In altre parole , è "emersa" spontaneamente dall'interazione delle sue parti, tra loro e con l'ambiente" (p. 8). Sembra emergere qualcosa di veramente innovativo.

Emergeranno degli inevitabili conflitti tra alcuni istinti naturali, molti scienziati, alcune Intelligenze Artificiali e moltissimi utenti. Quindi "Gestire tali confllitti sarà il ruolo della politica" (p. 145). Comunque, secondo me, la fonte della conoscenza è in parte misteriosa. E quindi la base della vera conoscenza, quella imparziale, resterà inconoscibile.

Tuttavia esiste "la possibilità che ci sia una soglia di dimensioni oltre cui le prestazioni della macchina intelligente iniziano ad accelerare" come anticipato da Turing. In effetti, "Una volta inziato il metodo delle macchine pensanti non ci vorrebbe molto per superare le nostre deboli capacità" (il pensiero di Turing a p. 144). Deboli capacità di quasi tutti, ma non di tutti. Per nostra grande fortuna. L'unico vero vantaggio dell'Intelligenza Artificiale sarà sempre quello di non aver paura. Per gli esseri umani invece "la paura più grande è quella dell'ignoto" (Lovecraft, p. 93).

In conclusione conviene ammettere apertamente questa semplice riflessione del professionista del settore: "Non so come funzionino veramente ChatGPT e i suoi molti cugini, non lo sa ancora nessuno". Ma "è possibile che le macchine comprendano cose che noi non potremo mai capire?" (Prologo). E chi controllerà l'Intelligenza Artificiale?

Nello Cristianini insegna Intelligenza Artificiale presso l'Università di Bath e ha scritto numerosi saggi e articoli specialistici sull'apprendimento automatico, sull'analisi del linguaggio e sulle tecnologie intelligenti. Nel 2023 ha pubblicato questo libro: "La scorciatoia. Come le macchine sono diventate intelligenti senza pensare in modo umano".

Nota illuminante - "La domanda "Le macchine possono pensare?" dovrebbe essere sostituita da "Esistono computer digitali che potrebbero comportarsi bene nel gioco dell'imitazione? (Alan Turing). Capendo l'Intelligenza Artificiale capiremo meglio anche il grande valore della conoscenza disinteressata. Cioè il conoscere solo per conoscere.

Nota di approfondimento - Per le persone desiderose di approfondire il tema Intelligenza Artificiale




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