L’Aquila, Camera di commercio: arriva la Corte dei conti

La Corte dei conti bussa alla porta della Camera di Commercio dell’Aquila. E chiede chiarimenti su "irregolarità nella gestione dei rendiconti finanziari della Sezione regionale Abruzzo dell’Albo gestori ambientali della Camera di commercio dell’Aquila". La richiesta approda sulla scrivania dell’attuale presidente Luigi Lombardo che, nel maggio del 2008 (un anno dopo aver lasciato il precedente incarico di presidente pro-tempore, durato dal gennaio 2005 al febbraio 2007) segnalò alla Corte dei Conti "irregolarità nella gestione dei rendiconti finanziari dell’Albo dal 2002-2007".
Dalla presunta falsificazione di due rendiconti (2002-2003) con imputazione di spese diverse ("al fine di evitare un saldo molto positivo e dover rimettere il saldo stesso al Fondo di compensazione previsto presso l’Unioncamere") ad "elargizioni, a vario titolo, di somme ai dipendenti camerali, percepite in aggiunta al loro stipendio per incarichi che avrebbero dovuto effettuare durante il normale orario di lavoro presso la Camera". In particolare, le irregolarità avrebbero riguardato la distrazione di fondi per "personale camerale addetto a servizi connessi all’Albo" e che con questo non avrebbero avuto nulla a che fare e lo spostamento di personale camerale all’Albo dei gestori con conseguente distrazione di somme destinate al ministero dell’Ambiente. Inoltre, le “unità” spostate, secondo quanto denunciato da Lombardo, "non sarebbero state in possesso delle specifiche mansioni richieste".
Una denuncia molto circostanziata, corredata di una serie di documenti, su cui ora la Corte dei conti, chiede spiegazioni. Il 9 giugno Lombardo ha confermato alla Corte "quanto esposto nella mia segnalazione del maggio 2008" e si rimette a disposizione del procuratore. A settembre, dunque, potrebbe esserci l’ispezione della Corte dei Conti all’Albo dei gestori.
I fatti contestati da Lombardo risalgono al periodo 2002-2007, quando segretari generali della Camera di commercio erano prima l'economista Mario Santucci e successivamente Francesco Prosperococco, attuale segretario generale della Camera di commercio.
Entrambi si dicono all'oscuro di tutta la vicenda: della presunta falsificazione di rendiconti, della lettera-denuncia di Lombrado alla Corte dei conti, della richiesta di quest'ultima di chiarimenti all'attuale presidente dell'Albo dei gestori, che è appunto Luigi Lombardo.
"Non so nulla di questa ispezione della Corte dei conti - commenta Santucci - e non so nulla di eventuali irregolarità nella gestione dei rendiconti finanziari negli anni in cui ero segretario".
Stessa posizione espressa da Prosperococco: "Non so nulla - commenta - e non è vero che ci siano state irregolarità, tutto si è sempre svolto secondo le norme".