Ius Soli e Ius Scholae | Se la storia dà forfait
Alla Camera dietrofront sui diritti mentre avanzano ideologie totaliarie.
Ligi al principio costituzionale della presunzione d'innocenza, non abbiamo intenzione di accusare Giorgia Meloni di apologia di fascismo, dal momento che ha condannato e commemorato istituzionalmente il delitto Matteotti e ha preso le distanze dai giovani nazisti scoperti nel suo partito dall'inchiesta dei giornalisti di Fanpage.
Tuttavia se lei, da destra, dice ai suoi "stiamo facendo la storia", questo potrebbero dirlo anche i liberali di centro, stante lo spettro del nazismo che - dai tempi della strage del norvegese Breivik nel 2011 - torna a minacciare l'Europa e il mondo, vedi il recente exploit elettorale in Germania dell'AfD.
Non dimentichiamoci che, all'epoca della seconda guerra mondiale, tralasciando l'URSS, furono due conservatori - Churchill e De Gaulle - e un democratico come Roosevelt a sconfiggere Hitler e il suo asse.
Oggi ci sono anticorpi diversi contro gli estremismi totalitari? Forse sì, ma mai sottovalutare troppo certi eventi inquietanti in quella che Zygmunt Bauman - il più grande sociologo del postmoderno - ha giustamente definito "la società dell'incertezza".
Salvare lo Stato liberale - oggi come all'epoca dello sbarco in Normandia - significa fare la storia, salvare ciò che distingue i cittadini dai sudditi e gli uomini e le donne libere dagli schiavi.
Ecco perché, forse, anche Marina Berlusconi - figlia di un imprenditore che ha comunque dato lavoro e prospettive a tante persone, giovani e no, con le sua aziende - ha recentemente dichiarato di sentirsi più vicina al PD che al governo o alla Lega sui diritti.
In seguito Tajani - dimostrando indipendenza e coraggio politico - si è dichiarato favorevole, per esempio, allo Ius Scholae: il diritto di acquisire la cittadinanza italiana per i ragazzi stranieri dopo un ciclo di studi di almeno dieci anni. Meno liberale dello Ius Soli che riconoscono gl USA, certo, ma comunque preferibile alle chiusure reazionarie.
"Se non riconoscessimo diritti meritati saremmo un centrodestra oscurantista", ha spiegato il segretario e Ministro degli Esteri ai giovani di Forza Italia.
Oggi, però, un emendamento di Azione praticamente identico a quest'istanza liberaldemocratica è stato bocciato alla camera con 169 voti contrari, 126 favorevoli e 3 astenuti.
La votazione, inoltre, ha visto alla camera il dietro front proprio di Forza Italia, incassando le critiche del PD e di Calenda che ha accusato il partito di Tajani di incoerenza e di essere solo "la ruota di scorta del sovranismo". Forza Italia rinnega l'accusa.
Ius Scholae e altri diritti civili: chi salverà lo Stato liberale dalla recrudescenza del nazifascismo? Chi farà la storia?