mercoledì 26 giugno 2019 - Yvan Rettore

Italpizza e coop rosse: connubio perfetto del capitalismo padano

Ogni settimana passo vicino alla ditta Italpizza, un'azienda situata in una frazione a Sud di Modena, nota per la produzione della specialità gastronomica già presente nel suo nome. 

Già da mesi, stanno protestando ogni giorno presso i cancelli di ingresso della ditta i dipendenti di due coop che vi operavano, rimasti ormai senza lavoro. Piantonano l'area e spesso impediscono o cercano di rallentare gli ingressi dei camion. 
 
Non sono pochi i casi di scontri con le forze dell'ordine che ovviamente vengono chiamate per garantire l'accesso dell'azienda e danno addosso ai lavoratori delle coop che disperatamente cercano di lottare strenuamente per la difesa del loro lavoro, della loro stessa esistenza e dignità. 
 
Una realtà, quella della Italpizza, di sfruttamento come tante purtroppo nella tanto decantata Pianura Padana, degenerata socialmente specie in Emilia attraverso le famigerate coop rosse (che di rosso non hanno nulla e sono solo imprese capitaliste di tipo ottocentesco) e questo nell'indifferenza delle istituzioni (si sa che i dipendenti delle coop hanno meno diritti di quelli comuni), dei partiti (troppo impegnati ad elaborare strategie nei loro salotti) e della gente comune, in primis di quella Modena che si vanta di essere una delle città più ricche e civili d'Italia, salvo poi far finta di niente di fronte a certi drammi sociali e umani. 
A guadagnarci in questa triste vicenda sono stati finora solo l'Italpizza e le coop rosse. 
Gli esseri umani che lavoravano per queste ultime rimangono le vittime che nessuno vuole vedere, né considerare!

Yvan Rettore

Foto: Pixabay




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