martedì 22 maggio 2018 - Carlo Marino

Italia Culture, Mediterraneo

Numerose sono le iniziative in Tunisia del programma culturale 'Italia Culture, Mediterraneo' che il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, attraverso la sua rete all'estero, organizzerà nel paese dell’Africa settentrionale. Si va dalla musica di Eugenio Bennato e dell'Orchestra di Piazza Vittorio, al Goldoni del Piccolo Teatro di Milano, dalla danza contemporanea della Compagnia Zappalà, alle mostre 'Antichità d'Africa agli Uffizi', 'La Sindrome di Ulisse' di Massimo Torrigiani, fino a giungere alla mostra 'Classic Reloaded' del MAXXI di Roma al museo del Bardo di Tunisi. Ovviamente, non potrà mancare il grande cinema italiano. In Tunisia il programma 'Italia Culture, Mediterraneo' si caratterizzerà per una grande collaborazione tra le più importanti realtà culturali italiane e quelle locali, interpretando al meglio il senso dell'iniziativa volta proprio a "consolidare il dialogo tra le due sponde del Mediterraneo.

Il museo del Bardo di Tunisi ospita dal 18 marzo, in collaborazione con la Galleria degli Uffizi di Firenze, la mostra 'Antichità d'Africa agli Uffizi' che punta a dare visibilità ad una collezione di pezzi provenienti dalla Tunisia offerti dal Bey Mourad II al medico toscano e professore dell'Università di Pisa Giovanni Pagni consentendo in tal modo di svelare i rapporti secolari tra Italia e Tunisia. Ricca è anche la cooperazione con la neonata Cineteca nazionale tunisina, attraverso la realizzazione di numerose iniziative volte alla valorizzazione del cinema classico e contemporaneo italiano, e quella tra la Fondazione Scuola di Musica di Fiesole e le principali istituzioni musicali tunisine, con concerti e workshop finalizzati allo scambio e alla valorizzazione delle relative competenze.

Ascolto, dialogo, co-creazione, contaminazioni positive: queste sono le parole chiave che hanno ispirato il programma, promuovendo un approccio cooperativo e incoraggiando lo scambio di idee e il dialogo tra istituzioni italiane e attori locali, tra artisti, pubblico e scienziati. Tali concetti sono stati avvalorati dalle parole della direttrice dell'Istituto italiano di cultura, Maria Vittoria Longhi, dalla direttrice del museo del Bardo, Fatma Nait Yghil, e dal direttore artistico della Cineteca, Mohamed Challouf. Un forte impegno si rileva anche nel settore del teatro e della danza che mira a valorizzare, attraverso masterclass e formazione, le migliori energie e creatività locali. E sarà proprio il concerto di Eugenio Bennato a fare da apripista con la prima tappa internazionale del suo tour "Da che sud è sud", seguito poi con la molto probabile performance di Vinicio Capossela a giugno. E poi di grande interesse le manifestazioni musicali Jazz à Carthage, il duo Enrico Rava e Makiko Hirabayashi al Festival de Carthage, il Festival di Musica Sinfonica di El Jem, l'Octobre Musical con una performance dedicata a Rossini nel 150/o anniversario della sua morte. Non mancherà la poesia con la partecipazione di Davide Rondoni al Festival Internazionale di Poesia di Sidi Bou Said né la fotografia con la mostra «Volti d’Italia » a cura dell’italo-britannico Julian Hargreaves. Gran finale di stagione a dicembre con lo spettacolo di danza contemporanea "Didone ed Enea" della compagnia Oplas che unisce danza e musica dal vivo ed è ispirato al libretto di Nahum Tate e alla omonima e celeberrima opera di Purcel. La cultura è un potente strumento di promozione e di sviluppo, un vero patrimonio comune da custodire valorizzando le affinità nel rispetto delle differenze, è strumento ineguagliabile per consolidare e rafforzare il dialogo tra i Paesi che si affacciano sulle due sponde del Mediterraneo




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