mercoledì 13 ottobre 2010 - Mazzetta

Invece delle bombe in Afghanistan che ne dite di aiutare il Pakistan?

Il nostro governo potrebbe investire una somma tutto sommato modesta per costruite e gestire un ospedale attrezzato nelle zone alluvionate del Pakistan, invece di portare bombe in un teatro di guerra che comunque il nostro paese abbandonerà l'anno prossimo. Sarebbe sicuramente un'iniziativa più efficace per la prevenzione del "terrorismo islamico" dell'ottusa proposta di La Russa.

La catastrofe pakistana è sicuramente peggiore di quella di Haiti, per la quale pure abbiamo speso a vanvera parecchi milioni inviando persino al nostra mezza portaerei a fare un giro promozionale. In Pakistan ci sono 20 milioni di persone colpite su un'area grande come l'Italia, i due terzi dei raccolti perduti e gli aiuti italiani fino ad ora si riducono a qualche iniziativa privata e a una riduzione decisa dalla UE dei dazi sulle importazioni tessili dal Pakistan (subito messa in discussione dai nostri con accenti catastrofisti), che soccorrerà aziende che funzionano e non gli alluvionati.

Sarà pur vero che nessuno considera più l'Italia un paese donatore, dal momento che il governo Berlusconi ha azzerato gli aiuti internazionali dirottando parte dei fondi verso le missioni militari o accordi come quello con Gheddafi, ma i pochi milioni di euro che il nostro governo ha micragnosamente elargito finora ai pachistani, hanno più il sapore di un insulto che di un aiuto.

Se poi nelle aree colpite arriveranno i soccorsi organizzati dagli estremisti islamici mentre dal cielo piovono le bombe alleate, si può star certi che la disgrazia si risolverà in un fantastico spot per quelli che fingiamo di combattere.

Non si potrà certo dar la colpa ai pachistani se non hanno capito che quelli che li hanno soccorsi sono i cattivi e che i buoni sono invece quelli che li hanno bombardati, usando proprio gli elicotteri che avrebbero potuto salvare un numero incredibile di persone, se solo fossero stati impegnati nelle missioni di salvataggio dopo l'alluvione.

Berlusconi dovrebbe rinchiudere un attimo 'Gnazio, prendere una manata di soldi da Tremonti e fare il bel gesto (con i soldi nostri) dimostrando ai paesi islamici la differenza tra un governo d'isterici che pensa alla vendetta e a mostrare i muscoli e il governo di un grande paese democratico, che valuta le vite di tutti alla stessa stregua e che tiene in conto le sofferenze di tutti i popoli senza distinzioni.

Si tratta purtroppo di un pio desiderio, Berlusconi si spende e spende i nostri soldi solo dove possa averne ritorni d'immagine. Ha sciacallato il nostro modesto terremoto d'Abruzzo, ha sciacallato quello di Haiti offrendolo come passerella a un Bertolaso travolto dallo scandalo del massaggio con il preservativo ed è inutile sperare che un accidente della vita gli possa offrire l'occasione di farsi bello gli occhi del suo target di riferimento, soccorrendo i pachistani.

Molto più probabile che tra qualche mese si alzi qualche sventato leghista a lamentare "l'invasione" d'immigrati pachistani, peccato solo che si perdano sempre queste occasioni d'oro per "aiutarli casa loro"




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