venerdì 3 dicembre 2021 - Alberto SIGONA

Intervista alla schermitrice Federica ISOLA

Ciao Federica, grazie per esserti voluta concedere ai nostri microfoni. E' un onore ed una gioia per noi di Agoravox averti sulle nostre pagine. Come prima domanda per iniziare l'intervista ti vorrei chiedere, come hai iniziato ad appassionarti alla Scherma?

Per me la scherma è stata una scelta inevitabile. La scherma era uno sport di famiglia, il primo a praticarla è stato mio nonno Renzo poi mia nonna Teresa, mio padre e infine io. Al mio battesimo ero circondata da campioni olimpici come Randazzo, Uga, Cometti. Sono cresciuta dentro la sala scherma di Vercelli ed andavo sempre a vedere gli allenamenti di papà.

Perché hai scelto proprio la spada?

A Vercelli l’arma principale è la spada, quindi non ho avuto molta scelta

Da ragazzina praticavi altri sport?

Quando ero più piccola ho praticato diversi sport come la ginnastica artistica, sci e nuoto; erano sport fondamentali per la crescita fisica e per la coordinazione e mi hanno dato sicuramente delle buone basi.

Tu hai ottenuto ottimi risultati non solo in ambito sportivo ma anche in ambito scolastico, perciò ti chiedo: come si fa a conciliare lo studio e lo sport ad alti livelli?

La scherma e l’università sono due percorsi molto simili perché si basano sull’impegno e la dedizione. Ho la fortuna di praticare uno sport che mi dà la possibilità di studiare e devo dire che sono stata anche fortunata perché nel mio percorso scolastico/universitario ho incontrato professori che mi hanno sempre appoggiata e per questo ne sono molto grata.

Qual è, secondo te, il miglior pregio della Scherma? Ed il peggior difetto?

In generale lo sport ha tantissimi pregi, è fondamentale nella vita delle persone perché ti dà dei principi sani e ti fa crescere come persona. La scherma è uno sport strategico, tecnico e fisico. Mi piace per questo; come difetti...beh faccio fatica a trovarne..

6A Tokyo 2020 hai vinto una preziosa medaglia di Bronzo a squadre: come descriveresti la tua prima esperienza olimpica? E che voto ti daresti?

Ovviamente il voto è 10. È stata un’esperienza che facevo fatica anche a sognarmela, Rossella Fiamingo e Mara Navarria mi hanno aiutato davvero tanto, sono state due guide. Devo dire che dopo questa esperienza sono cresciuta tanto come persona e spero che sia un buon punto di partenza.

Pensi di essere pronta per una medaglia a livello individuale in una grande manifestazione, come gli Europei o i Mondiali?

Sicuramente si lavora per prendere una medaglia, sinceramente agli Europei e Mondiali non ci penso ancora, ci sono ancora tante gare in mezzo, il percorso è lungo... però sto facendo un grande lavoro.

A parte la Scherma, cosa c'è ai primi posti nella tua vita personale?

Beh sicuramente famiglia e amici sono fondamentali. Molto importante è anche il mio percorso di studi.

Come trascorri il tempo libero?

Il mio tempo libero mi piace passarlo con la mia famiglia, siamo molto uniti. Ho la fortuna di avere un papà più sportivo di me: quando abbiamo un po’ di tempo andiamo a fare altri sport come kite, sci, arrampicata... diventa tutto un po’ una sfida e sono i momenti più belli.

Al di fuori dell'ambito sportivo qual è il tuo sogno nel cassetto a breve termine?

Il mio sogno è laurearmi però non so se è un sogno a breve termine... Sarebbe un sogno poter trovare un’altra attività, per quando smetterò, che mi possa dare quello che mi sta dando la scherma, anche se so già che sarà quasi impossibile.

Tornando alla Scherma, quando ti rivedremo in pedana?

La prossima gara importante sarà a fine gennaio con la Coppa del Mondo di Doha, in mezzo ci sarà la prima gara di qualificazione nazionale e il trofeo Bertinetti, trofeo molto importante perché si giocherà in casa mia e non vedo l’ora di rappresentare la mia città.

Foto CONI




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