lunedì 22 maggio 2023 - Anna Maria Iozzi

Intervista all’attrice Daniela Poggi: “La vita è meravigliosa e puoi solo che arricchirti, se la vivi con amore, per amore".

Se c’è, nel mondo dello spettacolo, un’attrice che riesce a comunicare con l’eleganza e la compostezza nelle parole, nei gesti, dandole il giusto valore e peso specifico è Daniela Poggi. È una donna che crede, con sincerità, nella vita e nel prossimo. 

Tra le sue doti: l’energia, la consapevolezza, la profondità e, soprattutto, la passione con cui si appresta a dare volto agli innumerevoli personaggi che le vengono affidati, senza perdere mai vista il rispetto che deve al suo pubblico. Daniela Poggi, grazie al suo amore trasversale per la cultura in tutti i vari aspetti ed il suo impegno sociale, incarna l'aspetto di una donna dotata di grandi qualità in ogni attività che pratica. Nel 2001, è stata nominata ambasciatrice dell’UNICEF, partecipando a diverse missioni e, nel corso della sua carriera, ha diretto due cortometraggi. Con determinazione e perseveranza, ha fatto della sua innata passione, per l'arte, la sua ragione di vita. Il suo talento è riconosciuto con importanti premi, a margine dell’intensità recitativa con cui si pone nei ruoli. Maggio è un mese alquanto prolifico, coronato dal riconoscimento “Premio Sorriso Diverso” per il film “Ritorno Al Presente” di Max Nardari, che riflette l'attenzione sulla realtà virtuale che ci circonda, a cui seguono “Dark Matter”, “C’Hai 5”, “L’Anima In Pace”, "Nel Bianco", tutti progetti in cui la Poggi ha dato sfoggio della sua indiscussa capacità eclettica, senza dimenticare un altro importante progetto “Ricordami!”, un audiolibro dedicato all’Alzheimer. “La vita è meravigliosa in ogni suo passaggio e puoi solo che arricchirti, se la vivi con amore, per amore”, dice nell’intervista. L’ha aiutata a diventare migliore, grazie al “principe nero” con cui ha lottato sua madre. La Poggi crede, fortemente, nel talento e nel futuro dei giovani e “La Bottega Poggi” ne è la dimostrazione evidente che, quando si vuole investire nel futuro dei giovani, consegnando un mondo migliore agli uomini del domani, è possibile solo con lo studio e la conoscenza, per una società più inclusiva ed accogliente.

Quello di maggio è un mese prolifico e di grandi gratificazioni personali, a partire dal prestigioso riconoscimento "Premio Sorriso Diverso" per "Ritorno Al Presente" di Max Nardari, che lei ha ottenuto al Festival Tulipani di Seta Nera. In rappresentanza del conseguimento di questo importante premio, che cosa si sente di dire? 

“Sono infinitamente grata. Quando il tuo lavoro viene riconosciuto e premiato, ti senti più forte ed incoraggiata a proseguire. Il cammino è quello giusto”.

Tanti i progetti che la vedranno protagonista con l'impegno e la costanza che, da sempre, contraddistinguono il suo percorso artistico, come i tre film "Ritorno Al Presente" di Max Nardari, "Dark Matter", thriller internazionale di Stefano Odoardi e "C'hai 5", il cortometraggio di Daniele Falleri, con la partecipazione di Maria Grazia Cucinotta, Gabriel Garko e Pino Ammendola, senza dimenticare "L'Anima In Pace", il nuovo film di Ciro Formisano, con il quale ha girato "L’Esodo". Ce ne vuole parlare?

“Progetti tutti diversi. Ruoli diversi. Un sogno. Monica in “Dark Matter”, enigmatica, rassicurante, amorevole. In “C’Hai 5”, interpreto un medico che pronuncerà il fatidico risultato, cercando di essere più umana possibile. Ne “L’Anima In Pace”, sono una ex ballerina dell’Opera di Parigi in pensione, aristocratica, apparentemente snob, fredda e sarcastica, ma, poi...“Ritorno Al Presente”, grande divertimento. Sono Palmira, attrice che si risveglia 30 anni dopo un coma e tanti premi. Finalmente, torno alla commedia, un ruolo che amo molto”.

Oltre ai tre film, è uscito l’audiolibro della sua ultima opera letteraria, "Ricordami!", un romanzo dalla trama drammatica che non perde mai dolcezza e speranza, che parla di una tematica delicata come quella dell'Alzheimer. È evidente come la sua innata capacità di spaziare da un genere all'altro sia insita nella sua natura eclettica. Com'è maturata l'idea di realizzare questo interessante progetto? Può sensibilizzare chi sta attraversando una situazione simile? 

“Ricordami!” è il mio gioiello. La mia eredità. Ciò che sono e provo, è scritto in quelle pagine. “Il dolore ti forgia, l’Alzheimer ti annienta” lo scrivo nel libro, ma, grazie alla mia mamma e a quel principe nero che si è insinuato nella sua mente, io sono diventata migliore. Ho capito che la vita è meravigliosa in ogni suo passaggio e puoi solo che arricchirti, se la vivi con amore, per amore. L’audiolibro, ringrazio Gerardo Mastrullo della “La Vita Felice”, che ha voluto registrarlo e donarlo al pubblico, perché ascoltando, forse ancor più che leggendo, possa intuire la strada da percorrere, quando l’Alzheimer entra nella tua vita. Anche i proventi dell’audiolibro come del libro sono devoluti a Salento Alzheimer”.

In uno dei tre film in cui prende parte, "Ritorno Al Presente", per il quale ha vinto il premio come Miglior Attrice Protagonista al Reel Comedy Fest di Chicago, viene affrontata una tematica importante, quella dei social network. Con i tempi che stiamo vivendo, quanto è importante avvalersi di una sana e consapevole conoscenza della rete, per non incappare in pericolose insidie? 

“Certamente, dare un cellulare, in mano, ad un ragazzino è come fare esplodere una bomba a un metro da lui. Troppo rischioso, perché nasconde un sottobosco di cui, spesso, anche sapendo, si rischia. E poi, devono imparare a relazionarsi tra loro, parlarsi e confrontarsi dal vivo e non virtualmente. Essere sinceri ed onesti e non nascondersi dietro ad un fake name. Il mondo femminile, a mio parere, deve imparare ad accettarsi con le sue fragilità fisiche e non voler apparire sempre bellissime”.

Da un anno e mezzo, ha costituito "Bottega Poggi", un'impresa sociale che promuove e diffonde cultura e sapere tra i giovani. Quanto è importante investire per le nuove generazioni e far sì che a loro venga offerta la possibilità di esprimersi in tutto il loro talento e dare loro il modo di emergere nel mondo dello spettacolo?

“È determinante dar loro stima e fiducia. Bottega Poggi semina conoscenza, confronto, sapere attraverso l’arte, cinema, teatro, scrittura. Lo studio è l’unico cammino da intraprendere, sempre fino all’ultimo respiro. I bambini di oggi costruiranno la nuova società, spero migliore di quanto non siamo stati capaci noi. Una società non violenta e più accogliente ed inclusiva”.

Cinema, tv, teatro, regia. Quanto è importante, per un'artista del suo spessore, riuscire a dare volto agli innumerevoli ambiti in cui è protagonista, senza mai perdere di vista il rispetto che si deve al pubblico che la segue?

“Grazie, per la stima che mi riconosce. Il mio lavoro vive, perché qualcuno crede in me. Posso sbagliare progetto, ma non mancare di rispetto, perché pretendo, da me, onestà e sincerità, di conseguenza, l’altro diventa molto più importante di me”.

Com'è maturata la passione per la recitazione? Quali sono stati i momenti più importanti in cui è avvenuta la svolta e a chi si sente di dover ringraziare per quello che ha fatto?

“Da ragazzina, sul palco, del mio collegio, la suora di francese mi fece recitare “Andromaca” in francese. Piansero tutti. E poi, Huguette, una ballerina dell’Opera di Parigi, diventata regista, che incontrai a Djerba La Douce, quando divenni GO, gentil organizateur per un anno. Mi disse: “sei un animale da palcoscenico. Vai a scuola, devi fare l’attrice”. Avevo 20 anni. E da lì, tutto iniziò”.

Tra le tante cose che lei ha fatto non possiamo non annoverare quello di conduttrice a "Chi L'Ha Visto?". Che esperienza è stata?

“Importantissima, profonda e determinante, per capire tante realtà. Sono grata a chi mi volle assiduamente, Piero Murgia, l’autore. Mi sono rimaste, nel cuore, tante storie che, in un certo senso, ho fatto mie”.

In questi giorni, ha terminato le riprese del cortometraggio di Ildo Brizzi “Nel Bianco”, sul tema della metafonia e interpreta Franca, una medium. Quando è prevista l’uscita?

“Ancora non so, perché andrà, sicuramente, ai Festival. Incrociamo le dita!”.




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