giovedì 8 luglio 2021 - Alberto SIGONA

Intervista ad Alice Volpi

Intervista alla schermitrice italiana Alice Volpi! "VOGLIO L'ORO OLIMPICO!". La fiorettista senese si confessa...

 

Ciao Alice, grazie per aver accettato di rilasciarci questa breve intervista. La prima domanda è d'obbligo: pronta per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020?

Finalmente posso dire di sentirmi pronta. Non è stato facile lavorare con tanti stop e senza gare ma sono riuscita piano piano a far tornare testa e corpo nella giusta condizione. Sfrutterò al meglio queste ultime settimane di allenamento e poi andrò a Tokyo con tanta voglia di salire in pedana a combattere.

Il rinvio di un anno della kermesse a cinque cerchi ti ha pesato o, al contrario, ti ha dato la possibilità di accrescere ulteriormente la qualità della tua scherma? Insomma, lo slittamento dal 2020 al 2021 ha prodotto più lati positivi o negativi?

Un anno in più per migliorarsi fa sempre comodo, anche se non vedevo l’ora di vivere questo sogno… Ovviamente non è stato facile inizialmente trovare il modo di allenarmi con continuità però fortunatamente le palestre di scherma sono state chiuse solo per poco tempo e quindi questo mi ha permesso di non fermarmi troppo a lungo.

A Tokyo quali saranno le Nazioni più temibili? E le avversarie più "imponenti"?

A Tokyo dovrò prima combattere con le mie paure, emozioni e incertezze che potranno assalirmi in un momento così importante; poi sicuramente dovrò pensare anche alle avversarie, al primo posto la campionessa olimpica in carica Deriglazova, ma tante altre si giocheranno la medaglia fra cui le mie compagne di squadra, Francia, USA, tutte lotteranno con le unghie e con denti. Non sarà facile.

Ti pesa ritrovarti nel novero delle favorite?

Non mi pesa ma mi preoccupano le aspettative delle persone che credono in me e che mi hanno sin qui accompagnato: spero di non deluderli.

Ogni atleta prima di ogni gara è sottoposto ad una fortissima pressione psicologica: tu poco prima di salire sulla pedana cosa fai per scaricare la tensione?

La tensione viene sempre prima della gara, dalla sera fino a quando la mattina entro in palazzetto, poi una volta salita in pedana passa tutto come per magia.

Durante i duelli a cosa pensi?

Generalmente penso all’azione schermistica che devo fare, a volte mi sprono a non mollare ed a resistere alla fatica.

E subito dopo una vittoria cosa ti passa per la mente?

Dipende da come si è svolto l’assalto ma di solito mi sento sollevata che sia finito, appagata e poi felice, tanto felice da sentirmi in pace con il mondo.

Viriamo su altro, altrimenti sembra di essere in una seduta di psicoterapia, eh eh...Perciò ti chiedo: oltre alla Scherma quali sono le priorità della tua vita?

Fino a questa Olimpiade ho dedicato anima e corpo alla scherma, dopo ho una mezza idea di iniziare l’Università, ma non dico niente finché non lo decido davvero.

Hai un idolo sportivo?

Gabriel Omar Batistuta da grande tifosa della Fiorentina, adesso però il mio idolo è Daniele Garozzo che è anche il mio fidanzato. Mi ha insegnato cos’è il sacrificio, la dedizione e che il lavoro paga quasi sempre.

Tornando ai Giochi, cosa daresti per un Oro olimpico?

Darò tutto per un oro olimpico!

Allora và a Tokyo e portaci la medaglia più ambita. E bada bene, non è un augurio, ma un ordine perentorio! :) Grazie infinite!

 

Si ringrazia altresì l'addetto stampa della Federazione, Marta Mulè, che si è mostrata cortese e disponibile.

Foto: Wikimedia




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