venerdì 7 settembre 2018 - Aldo Giannuli

Intelligence e globalizzazione

La globalizzazione ha cambiato il Mondo, si sa, ma questo non è vero in ugual misura nei vari tipi di attività: ce ne sono che hanno avuto cambiamenti limitati, mentre altri hanno registrato mutamenti molto più profondi e veloci. L’intelligence è forse –con la finanza- il settore dove il processo è stato più radicale.

In primo luogo l’Intelligence è diventata molto più importante del passato. Già nella seconda guerra mondiale e dopo nella guerra fredda, l’intelligence balzò alla ribalta come uno degli strumenti più importanti del conflitto, ma pur sempre restando in posizione ausiliaria rispetto agli stati maggiori militari e politici che delineavano le strategie usando le informazioni fornite dai servizi.

Oggi è l’intelligence in prima persona a fornire le linee strategiche attraverso il lavoro di analisi. Oggi l’Intelligence è insieme la “ghiandola pineale” nel matrimonio fra la moneta e la spada attraverso l’intreccio dei servizi di Stato e delle multinazionali, ma è anche lo strumento necessario alle operazioni coperte, dalla destabilizzazione monetaria al terrorismo, dalla guerra cognitiva alla manipolazione dell’hight frequency trading, dagli attachi dyber al reverse engegneering, dal classico spionaggio alla destabilizzazione politica.

Ovviamente, tutto questo implica anche un profondo mutamento dei campi di intervento, delle metodologie d’azione, della formazione professionale degli operatori. Dove l’intelligence della seconda metà del novecento era eminentemente ideologica, quella attuale si muove in una prospettiva eminentemente geopolitica. Dove le strategie precedenti avevano al centro l’obiettivo del controllo territoriale fondato sul limes, quella attuale pensa in termini di reti di commessione /dal web alle rotte aeree, dalle rotte marittime ai gasdotti, dagli istmi ai valichi di montagna).

L’enorme raccolta di dati (i “Big data”) impone tecniche di stockaggio, verifica, trattamento ed analisi per i quali i servizi si sono dotati di sofisticati sistemi di algoritmi ed, a volte, i risultati sono rivenduti ad imprese industriali e finanziarie. Per non dire della gara per la cyber war che sta modificando velocemente le gerarchie di potere delle grandi potenze.




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