giovedì 29 dicembre 2011 - UAAR - A ragion veduta

India, tribunale pretende rimozione di post “offensivi” verso religione da social network

Il Tribunale di Delhi ha recentemente sentenziato che 22 social network, come quelli gestiti da Yahoo, Google e Microsoft, nonché Facebook, devono rimuovere qualsiasi contenuto giudicato “anti-religioso” e “anti-sociale”.

Entro il 6 febbraio del 2012. A sporgere denuncia il mufti Aijaz Arshad Qasmi, fondatore del sito FatwaOnline.org e già portacove della Darul Uloom di Deoband, un istituto islamico indiano. Il religioso aveva trovato su diversi siti foto, video e testi che l’avevano indignato.

E la sua istanza è stata accolta dal giudice Mukesh Kumar. La decisione è stata contestata dagli legali impegnati a favore dei diritti civili, considerata anche la suscettibilità dei religiosi integralisti. Il ministro per le Comunicazioni indiano, Kapil Sibal, aveva affermato che le compagnie che permettono la pubblicazione di contenuti su internet dovrebbero applicare una censura preventiva.




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