martedì 24 agosto 2021 - Attilio Runello

Incontro fra la Merkel e Putin: due ex dell’Unione sovietica

L'incontro fra la Merkel e Putin è una richiesta di mediazione fra la Germania e i talebani. I tedeschi hanno fatto parte del contingente NATO e li hanno combattuti. Adesso temono un enorme afflusso di emigranti in Europa.

Il recente incontro fra Merkel e Putin è in linea con quella strategia europea di un rapporto di competizione e cooperazione con la Russia e con la Cina. In modo particolare con la Russia, paese in competizione con l'Alleanza Atlantica ma vicino per molti altri aspetti.

La Russia potrebbe far da ponte fra Europa ed Asia per i suoi rapporti privilegiati con tutte le repubbliche dell'Asia centrale, tutte repubbliche che facevano parte dell'ex Unione Sovietica e che sono riunite in una confederazione.

E chi meglio della Merkel e di Putin possono rappresentare questo dialogo.

Infatti per quanto la Germania riunificata dopo la caduta del muro di Berlino faccia parte dell'alleanza atlantica non bisogna dimenticare che sia la Merkel che Putin si sono formati nella ex Unione sovietica: Putin era un funzionario del KGB e la Merkel era impegnata politicamente nella DDR. La Merkel fra l'altro parla correntemente il russo.

Preso atto del disimpegno americano in Afganistan e, come lei stessa ha dichiarato, del fallimento della missione ha deciso di rivolgersi all'altro suo interlocutore: Putin. 
Gli ha chiesto formalmente la liberazione di Navalny, cui il suo paese aveva dato ospitalità, ma gli ha chiesto soprattutto di mediare con il governo talebano.

Mediare per ottenere che cosa? La Germania ha avuto un contingente militare sotto l'ombrello della NATO in Afganistan. Intende portare a termine l'eventuale ingresso in Germania di circa trecento collaboratori afgani. Vorrebbe sostenere l'attività di alcune ong. E principalmente vorrebbe evitare un enorme afflusso di immigrati afgani in Europa.

In conferenza stampa con Angela Merkel Putin ha ricordato che loro conoscono il paese molto bene. Non vi si possono esportare valori che non sono i loro. (L'Unione sovietica aveva cercato di esportarvi il comunismo). E con questo Putin intende fugare ogni dubbio di un intervento militare russo nell'area.

Sempre in conferenza stampa Putin ha chiesto alla Merkel di fare pressioni sull'Ucraina perché accetti gli accordi di Minsk, firmati nel 2014 che prevedono ampia autonomia per il Donbass, la regione contesa.

Foto Wikimedia

 




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