martedì 29 dicembre 2015 - paolodegregorio

Impennata della mortalità in Italia: oltre la misericordia

Desidero dare seguito alla mia riflessione di ieri, sulle cause dell’aumento anomalo della mortalità tra la popolazione italiana nel corrente anno 2015, pubblicato dall’Istat. Anzitutto si tratta di un allarme che doveva essere dato da chi avrebbe il compito istituzionale di proteggere la salute degli italiani rivelatosi un organismo affarista, composto da politici anziché da funzionari del Ministero della salute, intenti solo a truffare lo Stato con le convenzioni tra pubblico e privati, a trescare con esponenti di Comunione e liberazione per mettere i loro esponenti nei posti chiave. Disinteressati alla salute dei cittadini fino al punto di non aver istituito un registro dei tumori, che consentirebbe di avere un quadro certo del rapporto tra territorio, inquinamento, e incidenza delle patologie tumorali, ben sapendo che questi dati sono indispensabili ai magistrati per procedere penalmente contro gli inquinatori.

Ciò dimostra, oltre ogni dubbio, quanto la politica sia subalterna al modo di produrre le merci, cercando in ogni modo di non disturbare gli inquinatori, che, oltre a dare il lavoro, decidono della vita, della salute, spesso della morte di moltissime persone, lasciando a pochi valorosi magistrati l’immane compito di cercare di fermare questa logica criminale.

Se comprendiamo a fondo questo meccanismo e allarghiamo lo sguardo al mondo globalizzato, vediamo che le grandi multinazionali che dominano il mondo, che solo i ciechi definiscono democratico, si muovono nella stessa logica malvagia, contro la salute umana, contro l’ambiente, contro la pace. E continuiamo a bestemmiare definendo l’America democratica, quando è evidente che la maggior parte dei deputati, repubblicani o democratici (fa lo stesso) sono finanziati da gruppi economici che pretendono tassativamente che non sia toccato il sistema delle assicurazione della sanità privata (che lascia 40 milioni di americani a crepare senza aiuto), dimostrando che il presidente Obama non conta nulla. Che non sia toccato il libero commercio delle armi malgrado le stragi, che non sia toccata la politica estera americana basata su 900 basi militari all’estero ed un bilancio spaventoso delle spese militari, che non sia toccato il potere delle banche in mano soprattutto alla lobby ebraica, che non sia toccata l’oligarchia capitalista che possiede tutto il sistema televisivo con cui riesce ancora a far passare per democrazia la feroce dittatura delle multinazionali.

Nessun progresso sarà possibile nel mondo fino a quando ogni paese non uscirà da alleanze militari di qualunque tipo, avrà come strategia l’indipendenza energetica con le rinnovabili, l’indipendenza alimentare con cibi biologici prodotti a km zero, la prevenzione delle malattie per abbattere i costi statali della sanità, l’educazione sanitaria, sessuale, alimentare nelle scuole, la diminuzione dell’orario di lavoro per “lavorare meno, lavorare tutti”, la pensione a 60 anni, utilizzando tutto il denaro che si butta negli eserciti e negli sprechi di ogni tipo, a cominciare dall’8 per mille alle religioni.

L’anno prossimo saremo sommersi nei media dalla interminabile parodia della democrazia, in occasione della elezione del nuovo presidente USA, che spero sia guardata con occhi nuovi, con contorno di risate di scherno in grado di uccidere qualsiasi retorica che inneggia alla “libertà”, rendendosi finalmente conto che il cittadino è un suddito che non conta nulla, il politico è un servo venduto, tutte le decisioni vengono prese nei santuari del potere multinazionale e capitalista, che, consapevolmente, uccide uomini e creato. 




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