giovedì 9 luglio 2015 - Angelo Cerciello

Impastor: tra redenzione, grottesco e scambio di persona

Impastor è una serie tv creata da Christopher Vane. Un episodio pilota è andato in onda ad aprile su Tvland, il canale dove sarà trasmesso il programma. Impastor parla di Dobbs, “drogato” di gioco e allo stesso tempo un fannullone.

Dobbs una sera decide di suicidarsi ma uno sconosciuto lo ferma dal realizzare il suo intento. Lo sconosciuto gli dice che anche lui ha passato un periodo simile. Egli però pensa che la vita possa offrire sempre delle sorprese. Lo sconosciuto, per convincerlo della sua tesi, scavalca la recinzione ai bordi del ponte, come ha già fatto Dobbs, per mettersi accanto a quest’ultimo. Nel farlo cade malamente dal ponte e muore. Dobbs ci pensa un attimo e sale nella macchina dello sconosciuto. Suona il telefono e Dobbs risponde: cercano un certo Jonathan e Dobbs si spaccia per lui.

Come vediamo dalle parole di Dobbs il suo piano è quello di prendere il posto di Jonathan Barlow per qualche giorno per poi pensare alla prossima mossa. Dobbs conosce Dora, la donna che gli aveva telefonato mentre era nella macchina. Dobbs scopre di avere una casa bellissima e Dora come assistente nel suo lavoro. Dobbs poi scopre di essere un uomo di chiesa e la cosa gli sembra oltremodo paradossale: uno come lui non avrebbe mai pensato di fare un mestiere simile.

Dobbs conosce in successione: Alden Smith, presidente della chiesa; Alexa Cummings, il tesoriere; Russel Kerry, il segretario. Dobbs dice ai presenti che preferisce non essere chiamato né per cognome né per nome: egli vorrebbe essere chiamato semplicemente Buddy.

Dobbs scopre di essere anche gay e i presenti lo rassicurano sul fatto che l’essere gay nella loro comunità non rappresenta un problema. In seguito Dobbs parla con una donna del suo figlio adolescente che fa uso di marijuana e fa del sesso con un melone. Intanto l’ex ragazza di Dobbs va al suo appartamento e trova tutto sottosopra mentre la polizia sta indagando sul probabile suicidio di Dobbs.

Il ptotagonista viene invitato a cena da Russel e anche dal comitato di benvenuto rappresentato da Alexa: Dobbs incontra loro mentre sta facendo la spesa al supermercato. Gradualmente compie buone azioni a sua insaputa e viene rispettato da tutta la cittadina. Egli riesce anche a scoprire la password del conto bancario di Barlow e potrebbe scappare ma non lo fa perché comincia a piacergli la vita da reverendo diventato un mito per una cittadina.

La serie è alquanto burlesca per le situazioni che si creano, situazioni paradossali e grottesche che contengono una vis comica non da poco. Dobbs dalla sua vita di “peccatore” passa alla vita tranquilla e serena in una piccola cittadina, vita in cui egli è impegnato a far del bene alle persone e a essere oltre che una guida spirituale anche un dispensatore di consigli per ogni situazione. In quest’ultimo compito lo aiuta molto il fatto che egli abbia avuto tante esperienze nella vita.

La serie parla in modo grottesco e assurdo di redenzione, per un uomo che aveva deciso di farla finita perché era un fallito. Nella sua nuova vita di reverendo Dobbs scopre di avere delle capacità inaspettate e scopre di avere il potere di aiutare le persone nei loro problemi quotidiani. La serie, indirettamente, mostra anche l’ignoranza, l’essere bigotti e il basso livello culturale e sociale di una piccola cittadina di provincia. Dobbs si ritrova ad essere come un lupo tra le pecore: un ruolo quanto mai inaspettato che lo trova spiazzato ed estraniato.




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