mercoledì 30 ottobre 2019 - Camillo Pignata

Il voto in Umbria

Donatella Tesei, candidata della destra vince con il 57,5% e diviene la nuova presidente della Regione Umbria. Vincenzo Bianconi, sostenuto dal centrosinistra e dal M5S ottiene solo 37,4%.

 La Lega è al 36.9%, Fratelli d’Italia al 10,4% e Forza Italia al 5,47. Il Pd ottiene il 22,4% il M5s il 7,4%. Questi risultati, ma signori politici signori giornalisti, non dite che ha vinto il centro destra. Ha vinto la destra fascista.

In Umbria, gente che ha sentito la puzza, ma anche l'odore del buon governo della sinistra, ha votato fascista. Gente che ha lottato per la democrazia ha votato per il partito di un uomo che invoca pieni poteri, che sequestra navi di migranti, che li utilizza come spot pubblicitari.

Ha ricordato Bibiana e dimenticato gli scandali della sanità lombarda, il russiagate, Arata di Siri. Ha dimenticato che si tratta di partiti che ci hanno portato sull'orlo di un burrone, da cui si tenta di uscire. Del resto, nessuna meraviglia se in Umbria hanno vinto i fascisti, se domani vinceranno in Emilia Romagna, se conquisteranno il Governo del Paese. 

Una società che insulta Liliana Segre è una società malata senza memoria, nelle mani di una classe dirigente politica che non fa politica ma marketing politico, di una informazione che non si preoccupa di informare, ma di vendere copie.

In questa società, il rapporto non è conoscenza/ragionamento/voto. Il rapporto è pubblicità/conoscenza/voto. Colpa del capitale, che ha determinato questa situazione, della classe dirigente incapace, ma colpa anche dei cittadini.

Ma in questa situazione é giusto che ognuno si assuma le sue responsabilità, perché se le dimenticanze, la pubblicità, gli errori della sinistra, li hanno indotti a votare la destra, devono pure chiedersi perché hanno votato i fascisti: solo per protesta, perché non c'era alternativa?

In ogni caso non possono abbandonare il cervello,ed affidarsi alla pancia.




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