giovedì 8 giugno 2017 - Giovanni Graziano Manca

Il terrorismo la più subdola e scientifica delle guerre

Berlino, Bruxelles, Istanbul, Londra, Manchester, Nizza, Parigi, Stoccolma e ieri anche Teheran: siamo in guerra, ve ne siete accorti? 

Nella più subdola e scientifica delle guerre, peraltro. Il filosofo Sun Tzu, che di guerra qualcosa doveva sapere avendo scritto, ben prima della nascita di Cristo, uno dei più antichi, famosi e studiati trattati militari di tutti i tempi, asseriva che in guerra conta vincere perché le lunghe operazioni spuntano le armi e abbattono il morale, e l’assedio di una città esaurisce le forze. Se l’esercito è impegnato troppo a lungo, poi, le risorse statali risultano insufficienti. In campo militare si è sentito parlare di azioni forse goffe ma veloci, mentre non si è mai visto che un’abile manovra duri a lungo. Non esiste uno stato che tragga profitto da una lunga guerra.

Normettina tattica, quella che avete appena letto, che sembra aver guidato le menti dei responsabili di tutti gli attentati terroristici degli ultimi anni.

Ma tutto è cambiato, nel mondo, anche le modalità di cui gli uomini si servono per combattersi, per uccidere e per distruggere se stessi. Non servono le dichiarazioni di guerra formalmente consegnate. Una proposta di pace e l’indizione di un periodo di tregua, peraltro (tale circostanza, però, ricorre frequentemente, nella storia dell’umanità), devono sempre sottostare a mille e mille condizioni e qualsiasi tipo di dialogo costruttivo tra i contendenti molto spesso si interrompe fin dalle prime battute. Ciò avviene perché non si hanno considerazione e consapevolezza del valore della vita umana, neppure della propria. Sarà pur vero che l’uomo, a causa, pare, del surriscaldamento del pianeta, è votato all’estinzione, che appare, in altri termini, già segnato il destino della razza umana.

Sembra però che tutti i terroristi del mondo (inclusi tra essi certi capi di stato che continuamente agitano lo spauracchio dell’utilizzo di armi di distruzione di massa) siano ultimamente molto impegnati ad accelerare il processo di annientamento dell’umanità.  




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