martedì 3 novembre 2015 - Francesca Bertha

Il selfie non scattato. La lampadina cinese

Ci sarebbe voluto il flash per scattarlo mentre mi trovavo sulla scala nella stanza buia con in mano la lampadina acquistata due giorni prima, una lampadina di ultima generazione, di quelle che durano per sempre e garantiscono un elevato risparmio energetico. Niente, non si è accesa. Ho trascinato la scala in cucina e ho porvato anche lì: niente da fare. Idem per la lampada sulla scrivania e per l’abat jour. 

Non mi è restato altro da fare che riportare la lampadina dove l’avevo comprata. Avrei potuto scattarmi il selfie lì in negozio, nel momento in cui il titolare cinese ha avvitato la lampadina incriminata e quella si è accesa. Sarebbe stata la foto perfetta per la mia tessera soci del manicomio. Non tanto per la figura in sé, o per aver insistito a lungo davanti all’evidenza della lampadina accesa, sostenendo che non funzionava. Ma per averlo fatto davanti a un lontano parente di quelli che già due anni fa sperimentavano il Li-Fi, una modalità di trasmissione dati ultraveloce che utilizza, guarda caso, una lampadina a led da 1 KW.

Lin Yutang, il celebre scrittore cinese, autore di Momento a Pechino, scrisse da qualche parte: “Chi sa aspettare, otterrà tutto nel momento giusto.” Deduco che forse un giorno anche la mia lampadina si accenderà, in fondo è di quelle a lunga durata.




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