lunedì 22 gennaio 2018 - Fabiano Colombari

Il rumore del silenzio geopolitico

Anno 2018 ecco il mondo alle porte del nuovo anno.

Il Mondo in breve.

Panoramica delle situazioni principali.

 

  • EUROPA

L’Unione Europea è alle prese con la Brexit e i suoi relativi accordi, ancora tuttora in corso tra il numero 10 Downing Street Theresa May e il commissario europeo responsabile Michel Barnier, la situazione catalana (visto il risultato del referendum e le ultime elezioni), l’euroscetticismo, pressioni internazionali e diplomatici e una necessità di far fronte ad una riforma dell’organizzazione europea prima della scadenza del mandato della commissione Juncker (come annunciato nell’ultimo discorso sullo Stato dell’Unione). Sul fronte orientale la questione Ucraina, con le continue proteste a Kiev che minano la stabilità dell’attuale governo, non si è risolta e di conseguenza sono gelidi i rapporti tra Mosca e l’Unione Europea.

Germania, via libera accordo per Grosse-Koalition: intesa su sanità, tasse e migranti in vista formazione nuovo Governo Merkel.

Spostandoci in Turchia, i rapporti tra Ankara di Erdogan e le zone curde sono in crisi sia dai bombardamenti a loro rivolti e sia dall’esito del referendum non legittimato dal governo centrale.

  • MEDIO ORIENTE E AFRICA

Storici sono i conflitti, tuttora in corso, tra paesi arabi e il territorio israeliano e con il recente riconoscimento di Washington di Gerusalemme come capitale. Critica rimane la situazione in Siria con i conseguenti rapporti tra Mosca e Stati Uniti, manifestazioni in Iran per chiedere migliori condizioni economiche. Harare, invece,volta pagina dopo la trentennale presidenza di Mugabe dopo il recente colpo di stato.

Scontri e disordini tra gruppi di giovani manifestanti e forze dell’ordine si sono verificati in varie città tunisine. Le proteste contro l’aumento del costo della vita e la politica di austerity del governo sono spesso degenerate in violenze.

Conflitti locali tra Iran ed Arabia Saudita.

  • NORD AMERICA

E’ stata approvata in maniera definitiva la riforma fiscale americana targata Trump con tagli tasse e politiche neoliberiste. Rimane l’attenzione a Washington per la Corea del Nord e con l’Iran con l’accordo sul nucleare.

25289289_10154973980642382_2064539671712436386_n.jpgLa Casa Bianca ha messo fine al programma umanitario avviato nel 2001 nei confronti dei cittadini del Salvador e che aveva permesso loro di abitare e lavorare negli Stati Uniti,dopo il terremoto del 2001.

Via libera all’accordo CETA tra UE e Canada; il trattato entrato in vigore solo parzialmente in quanto serve l’approvazione di tutte le assemblee europee.

Evo Morales è alla ricerca di un quarto mandato per guidare la Bolivia, crisi economica e tagli alla spesa pubblica in Brasile dopo anni di crescita come economia emergente. Ritorna lentamente a crescere, ma con minore spesa pubblica, tagli alle sovvenzioni l’Argentina di Macri, quest’ultimo ha ereditato un Paese con un’inflazione che si aggirava intorno al 30% e un deficit pubblico del 5%, mentre il 29% degli Argentini viveva sotto la soglia di povertà.

  • ASIA

Mosca alle prese con le prossime elezioni presidenziali con accuse di possibili brogli ed irregolarità elettorali.

Attenzione concentrata in Corea del Nord con il relativo programma nucleare. La Corea del Nord parteciperà alle Olimpiadi invernali che si terranno dal 9 al 25 febbraio a Pyeongchang, in Corea del Sud, con una delegazione che includerà, oltre agli atleti, anche dirigenti, giornalisti e artisti.

Più di 15mila civili sono stati uccisi da ordigni esplosivi nel 2017, un aumento del 42 per cento in un anno. Lo rivela un’inchiesta dell’ong Action on armed violence. L’ascesa è dovuta soprattutto agli attacchi aerei, che l’anno scorso hanno ucciso quasi il doppio dei civili rispetto al 2016, ed è coincisa con le operazioni militari a guida statunitense a Mosul, in Iraq, e a Raqqa, in Siria.

La geopolitica è una particolare analisi della politica (specialmente la politica estera degli Stati nazionali ma non solo quella), condotta in riferimento ai condizionamenti su di essa esercitati dai fattori geografici: intendendo come tali non solo e non tanto quelli propriamente fisici, come la morfologia dello spazio o il clima, quanto l’insieme delle relazioni di interdipendenza esistenti fra le entità politiche territorialmente definite e le loro componenti.

Carlo Jean, generale e scrittore italiano. 

 

Carte di Laura Canali. Credit: Limes Italia, rivista italiana di geopolitica

Lo studio delle relazione internazionali è sempre stato strategico nella diplomazia e nella politica estera di ogni nazione.

Lo scacco matto silenzioso della geopolitica tra l’allarme terrorismo, dinamiche sociali ed ambientali implora un nuovo ideale di umanità, capace di fondere un insieme di valori individuali e sociali.

Analogamente al poemetto neoclassico foscoliano:”Le Grazie”, che narra,ricomponendo tutti i temi della poetica foscoliana, il mito delle tre dee, Venere, Vesta e Pallade, condotte sulla terra per donare all’umanità la bellezza e l’armonia, l’avvento delle Grazie sulla terra simboleggia il superamento dell’epoca primitiva e l’avvio verso un processo di civilizzazione; la situazione geopolitica attuale implora un ideale foscoliano di umanità, capace di superare le tensioni e gli stereotipi tra i Paesi.




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