mercoledì 25 luglio 2012 - Antonello Laiso

Il ritorno di Berlusconi non piace a nessuno

La recente volontà annunciata di un ri-ritorno in campo, ovvero a quel ruolo ab aeterno da leadership dell' On. Berlusconi non è stata ben accolta, non solo in quelle cancellerie poltiche dell' Eurozona già preoccupate per il mantenimento delle nostre politiche di rigore nel prossimo Governo del dopo Monti, ma nello stesso Pdl.

 

Il malumore esternato chiaramente dagli ex di Alleanza nazionale o quello non esternato dai componenti politici del Pdl e di altri è evidente. 

La nota rivista londinese The Economist ha definito come poche cose peggiori possano esserci per la nostra Nazione, per la stabilità delle nostre finanze e la relativa credibilità riacquistata che la ponderazione di un'ennessima candidatura alle prossime elezioni dell'ex-Presidente del Consiglio. Del resto ben ricordiamo le considerazioni ed i commenti unitamente alla satira e al dileggio della stampa sia nazionale che internazionale durante il periodo in cui l'on. Berlusconi era Presidente del Consiglio.
 
Oltre all'Economist, anche il quotidiano tedesco Sueddeutsche Zeitung definisce "candidatura da incubo" quella di Berlusconi. The Indepedent ed il Guardian, giornali britannici, sono interessati più a quel al lato boccaccesco che ha fatto il giro del mondo, lato ancorato indissolubilmente al nostro ex Premier e che ha caratterizzato un'epoca politica per il nostro Paese.
 
La credibilita' faticosamente ritrovata per la nostra Nazione, gli encomi ed il rispetto di tutta l'Eurozona per la politica di rigore e di tagli alla spesa pubblica del Governo Monti e che tanto è costata agli Italiani, una credibilità che prima non esisteva non può tornare a veleggiare per un vento in salita o in discesa come la possibilita'di un planare di un aquilone che virtualmente potrebbe riprendere a volare.

Credit Photo: oipamagazine.eu



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