lunedì 9 gennaio 2023 - Mario Barbato

Il ritorno del fascismo in Italia

ll fascismo non è mai andato via dall’Italia, è stato come uno spettro che ha segnato la storia nel nostro Paese. Diceva Indro Montanelli che nessuno capirà mai niente del presente se non conoscerà anche il passato. E il passato del nostro Paese racconta quanto il fascismo abbia tentato diverse volte di riprendersi il potere in Italia, ma senza mai riuscirci, anche grazie agli interventi delle potenze straniere.

Già, perché la storia italiana è stata la storia di una spaventosa lotta tra le istituzioni democratiche e le istanze neofasciste che tramarono di nascosto per risalire al governo. Con le buone o con le cattive. Ci provarono nel 1964 con il Piano Solo, ma quel piano fu sventato dagli americani che non gradivano che in Italia ci fosse una nuova dittatura. Ci riprovarono nel 1970, con il tentato golpe del generale Giulio Valerio Borghese, ma anche quel colpo di Stato fu sventato dalle potenze occidentali che temeva l’inizio di una sanguinosa guerra civile in Italia.

Ciononostante, il fascismo non è mai retrocesso, è stato come spettro che ha cavalcato la storia italiana. Ha indossato la maschera del terrorismo nero, dell’eversione di estrema destra. Quella che negli anni Settanta trasformò l’Italia in un campo si battaglia, piazzando bombe nelle piazze e nelle stazioni e facendo saltare in aria uomini, donne e bambini con lo scopo di destabilizzare la democrazia e imporre un nuovo regime in perfetto stile mussoliniano.

Certo, quel periodo buio è finito, ma non è finito lo spauracchio autoritario. Il fascismo si è rigenerato politicamente. Ha assunto il volto del Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante. Poi ha indossato la maschera di Alleanza Nazionale di Gianfranco Fini. Lo stesso partito dove militava Giorgia Meloni che, con Fratelli d’Italia, ha compiuto il miracolo di riportare il fascismo al governo con l’appoggio degli italiani che nelle sue idee estremiste si riconoscono.

Idee che hanno una chiara matrice neofascista. Basti pensare alla legge contro i raduni giovanili, all’intenzione di inserire l’obbligatorietà allo sport per i giovani, alle parole del ministro dell’Istruzione di “umiliare gli studenti”, all’inserimento della Giornata Italiana dei Figli d’Italia, alla lotta contro gli immigrati per salvare la pura razza italiana, all’occupazione dei posti chiave. Piaccia o non piaccia, ma queste sono decisioni che rimandano agli anni del fascismo. Un regime che, a distanza di tempo, è riuscito nel suo intento: riprendersi il potere in Italia.

Foto governo.it




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