lunedì 3 ottobre 2011 - Fernando Bassoli

Il punto sul campionato, la 6a giornata

Quando Zamparini annunciò, tra lo stupore generale, che il nuovo allenatore del Palermo sarebbe stato il semisconosciuto Devis Mangia, in molti si sono messi a ridere. Perché l’Italia funziona così: se non hai 50 anni e moglie e figli a carico, nessuno ti prende seriamente in considerazione a certi livelli lavorativi. I fatti però, parlano chiaro. Il volto nuovo Mangia sembra essere riuscito nell’impresa di dare equilibrio a una squadra da sempre protagonista di alti e bassi clamorosi. Oggi il Palermo, che in estate ha perso il gioiello Pastore, passato al PSG, in Francia, ha già 10 punti in classifica, ma soprattutto sembra disposto in campo in maniera particolarmente redditizia, come confermato dal secco 2-0 imposto al Siena dell’altra novità positiva del torneo: mister Sannino (zuccata di Migliaccio e Hernandez su calcio di rigore allo scadere).

STOP PER MILAN E INTER - In generale va detto che in questa stagione le sorprese non mancano. A parte l’Udinese, che si esprime da anni ad alti livelli di gioco e risultati, ben guidata in panchina dall’esperto Guidolin, nessuno si aspettava l’inizio tutto in salita della corazzata Inter, che sta pagando oltre l’immaginabile la perdita di un campione come Eto’o, anche se nella pesante sconfitta del Meazza contro l’ottimo Napoli (0-3 con reti firmate da Campagnaro, Maggio formato nazionale e il solito Hamsik) il ruolo decisivo dell’arbitro Rocchi, in serata no, lascia molte attenuanti a mister Ranieri, espulso nell’intervallo e mai visto così arrabbiato. Siamo certi che il definitivo recupero di un uomo chiave come Maicon darà maggiore sostanza al gioco dei milanesi, attesi a Catania dopo la sosta causa Nazionale.

Il Milan si sta invece ritrovando dopo un periodo reso complicato dai moltissimi infortuni, ma è incappato in una evitabile sconfitta a Torino, beccando due rocambolesche reti da Marchisio nel finale di partita (una carambola e una papera di Abbiati) che rilanciano la Juve di Conte in vetta, in coabitazione con l’Udinese.

Molto bene le due romane. La Roma ha strapazzato l’Atalanta all’Olimpico (3-1) mentre la Lazio ha vinto in rimonta a Firenze (1-2) con un Klose sempre spietato in zona goal. Ed è già clima derby, che quest’anno cade al settimo turno.

ZONA BASSA DELLA CLASSIFICA - Spettacolare il 3-3 di Novara, dove i padroni di casa sono stati fermati da un volitivo Catania, ben messo in campo da Montella. La rete del definitivo pari è stata siglata da Gomez al minuto 91. Sorprendente la facilità con la quale il Parma del capocannoniere Giovinco alias “Formica atomica” ha liquidato la pratica Genoa (3-1). La squadra di Malesani è davvero imprevedibile.

Le squadre più deludenti sono per il momento il Lecce (0-2 interno contro il Cagliari, altra realtà del campionato), un Bologna impalpabile e disastroso in difesa (battuto dall’Udinese 2-0 ma poteva essere una goleada) e il Cesena, che non è riuscito a battere neanche un buon Chievo (è finita 0-0), anche per la strepitosa parata di Sorrentino, regalata ai fotografi sul forte calcio di rigore di Mutu.

I romagnoli sembrano soffrire la perdita del ficcante Giaccherini, passato alla Juve in estate.

Da oggi le panchine di Di Francesco, Bisoli e Giampaolo scottano. Parecchio.

 

Questa la classifica:

 

Juventus, Udinese 11

Cagliari, Napoli, Palermo 10

Chievo, Roma, Lazio 8

Genoa, Fiorentina 7

Catania, Parma 6

Novara, Milan, Siena 5

Atalanta, Inter 4

Lecce 3

Bologna, Cesena 1




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