martedì 27 giugno 2017 - UAAR - A ragion veduta

Il posto degli integralisti: contatti impuri in volo

Se hai superato gli ottant’anni, e sei sopravvissuta all’Olocausto, non hai molta voglia di subire prepotenze. Soprattutto se il prepotente non è un gerarca nazista, ma un tracotante integralista ebreo. 

Due anni fa Renee Rabinowitz aveva preso il suo posto su un volo da Newark a Tel Aviv, quando il personale della El Al le chiese di spostarsi.

Il motivo? Un ultraortodosso non la voleva seduta al suo fianco: avrebbe potuto inavvertitamente toccarla e sarebbe stato troppo “impuro”, come contatto. La pratica è purtroppo diffusa, tra le compagnie aeree, perché gli aut aut degli integralisti finiscono per far ritardare i decolli, con tutte le conseguenze del caso. Renee dovette accondiscendere: del resto, perché imporsi di viaggiare a fianco di un personaggio così sgradevole?

Memore del suo passato di avvocata, una volta sbarcata a terra ha tuttavia intentato una causa legale contro la compagnia. Vincendola. Il comportamento della El Al è stato ritenuto discriminatorio verso le donne. A ben vedere, è uno dei rari casi in cui, implicitamente, è stato riconosciuto che un’ideologia religiosa è discriminatoria verso le donne. E dire che lo sono quasi tutte.

Esistono persone che amano vivere in un mondo tutto loro, con regole tutte loro, con persone che la pensano come loro. Legittimo. Ma c’è chi vuol vivere nel ghetto anche quando ne esce, trasformando in ghetto tutto ciò che incontra. Gli stati, le compagnie aeree, tutti i cittadini che non ne fanno e non ne vogliono far parte devono però evitare in ogni modo di assecondarle. Il mondo è un posto troppo bello per lasciarlo deturpare a loro immagine e somiglianza.

Raffaele Carcano




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