giovedì 7 aprile 2011 - UAAR - A ragion veduta

Il piano dismissioni del San Raffaele

Pressato dai troppi debiti, quantificati in 900 milioni di euro, oltra che a creare una società per azioni (cfr. Ultimissima del 24 marzo) il San Raffaele di don Luigi Verzè pensa ormai a un drastico piano-svendite, necessario a recuperare in fretta i 120 milioni necessari a evitare il crack immediato.

L’hanno scritto ieri Simona Ravizza e Mario Gerevini sul Corriere della Sera, con un lungo e dettagliato articolo. Se finora l’amicizia con il premier Berlusconi e la vicinanza con Banca Mediolanum aveva messo il prete-manager al riparo dalle attenzioni dei creditori, ora è necessario fare immediatamente cassa. L’elenco dei beni che potrebbero essere collocati sul mercato è corposo: un hotel quattro sette a Olbia e quello vicino al nosocmio di Milano, alcune piantagioni di mango e meloni in Brasile, vigneti in Veneto, una compagnia aerea, un impianto di cogenerazione a metano, miniappartamenti.

E, forse, anche due ospedali, uno a Olbia e uno a Bahia.

Luciano Vanciu




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