mercoledì 13 novembre 2019 - Vincenzo Imparato

Il modello estrattivista: il Sud America continua ad essere vittima delle superpotenze imperialiste

 É così che funziona in America Latina, fin dall’insediamento degli spagnoli nelle miniere boliviane di Potosí verso la fine del ‘500, fino ad arrivare alle concessioni e sfruttamento dei giacimenti di petrolio dei nostri giorni.

Con la repressione bestiale che è l'elemento imprescindibile del modello, la logica estrattiva sopprime tutte le voci che si oppongono al sistema. Da più di cinque secoli a questa parte, la storia ci racconta le centinaia di genocidi a danno delle popolazioni che si sono ribellate a questo regime di schiavismo. 

Questo modello, da sempre, riduce in miseria la gran parte delle persone che vivono su quei territori, sottomettendola alla logica dei mercati globali che premia ben pochi. 

Le economie di enclave, che estraggono e impoveriscono senza interagire con l’economia del Paese; i continui vantaggi fiscali a beneficio delle multinazionali straniere; la militarizzazione delle province dopo le incessanti rivolte in atto, sono solo alcuni spunti che ci aiutano a capire un modello neocoloniale che continua a bloccare qualsiasi margine di crescita dei paesi dell’America Latina.

In Argentina, ad esempio, la Legge mineraria afferma la facoltà ai privati di individuare le miniere, sfruttarle e disporne come padroni. (Colectivo Voces de Alerta, 2011, p. 37).

Con lo scopo di accedere allo sfruttamento sociale ed economico delle terre di riferimento, le potenze imperialiste concorrono alla formazione di una vera e propria classe di privilegiati. Oligarchie, a cui appartiene una minoranza della popolazione, che godono di una serie di privilegi a danno della maggioranza degli individui del loro Paese.

«La storia del Maranhão, in Brasile, è stata segnata dall’appropriazione da parte di piccoli gruppi, attraverso influenze politiche e un’attiva opera di corruzione, di ciò che appartiene a tutti». (rivista della rete Justiça nos Trilhos, II edição: «Duplicação do lucro privado e dos impactos coletivos).

Dal golpe in Bolivia, Paese in cui il presidente Evo Morales era riuscito a far emergere un'economia interna sostenibile nel lungo periodo, fino alle violente proteste in Cile ed Ecuador dove fiumi di manifestanti scendono in piazza contro gli inevitabili effetti di tale modello (salari bassi, enormi differenze sociali, impossibilità di accesso a qualsiasi strumento di welfare); quello a cui assistiamo oggi non è altro che il continuo di quanto iniziato molti secoli fa. Situazioni analoghe che continuano ad imporre la sottomissione dei paesi americani a sud del globo. Oggi, nel nuovo millennio, possiamo dire che le vene dell’America Latina continuano a rimanere aperte.

Foto di drpepperscott230 da Pixabay 




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