martedì 10 gennaio 2023 - Mario Barbato

Il governo fallisce sul fronte dei migranti

“L’Italia non sarà più l’hot spot d’Europa”, aveva sbraitato Giorgia Meloni durante i suoi comizi elettorali. A farle da eco ci aveva pensato Matteo Salvini, secondo cui con il nuovo governo la pacchia degli sbarchi sarebbe finita. Inutile dire che molti italiani hanno votato i due illusionisti grazie al frame narrativo dell’invasione africana.

Una narrazione che adesso non tiene conto del sindaco di Lampedusa e Linosa che ha chiesto la presenza del ministro dell’Interno Piantedosi sull’isola perché sopraffatta dalle carovane di immigrati che arrivano dal Nord Africa. Si parla di arrivi a seguito di sbarchi autonomi e di salvataggi effettuati dalle unità della guardia costiera e della guardia di finanza. La situazione a Lampedusa, secondo il sindaco di destra che amministra il Comune, Filippo Mannino, è perfino peggiore rispetto a quando al Viminale c’è la piddina Luciana Lamorgese, di cui Meloni e Salvini avevano chiesto le dimissioni per inadempienza e incapacità nel gestire il flusso migratorio. 

Il governo Meloni è in carica da poco più di due mesi. In questo lasso di tempo ha firmato un decreto che consente alle navi delle ong di effettuare solo una operazione di salvataggio per volta, per poi dirigersi in un porto lontano centinaia di chilometri di distanza dalla Sicilia. Un modo per impedire che effettuino ulteriori soccorsi, con tutti i rischi che questo potrà comportare in termini di vite umane che cercano di attraversare il Mediterraneo. 

Tuttavia, il flusso di migranti non è diminuito. Secondo l’ex sindaco di Lampedusa, Totò Martello, gli sbarchi continuano a susseguirsi in modo interrotto perché tutto è legato ad un alto tasso di disinformazione secondo cui gli sbarchi avvengano solo con le ong, quando invece è dimostrato che dalle navi umanitarie approdano solo il 15% dei profughi, mentre il restante arrivano in Italia in modo autonomo, attraverso barconi e barchini, con il risultato che-sempre secondo Martello- “sbarcano più persone a Lampedusa in un giorno di quante ne sono a bordo di una nave delle Ong, ma questo adesso sembra non interessare più a nessuno”.

E tutto questo avviene mentre Meloni e Salvini continuano a nascondere la realtà agli italiani. E la realtà dice che il governo, con il decreto flussi, ha solo contribuito a rendere più difficile il salvataggio di vite umane in mare ma non ha impedito gli sbarchi di gente che, tra l’altro, punta a proseguire verso altre nazioni europee e non a restare in Italia. Quindi, come hanno fatto con la Lamorgese, adesso Meloni e Salvini dovrebbero pretendere le dimissioni di sé stessi, dato che stanno dimostrando la stessa incapacità nel gestire il fenomeno di flussi migratori. 

Foto Pixabay




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