lunedì 15 giugno 2020 - Salvo

Il dramma di Luigi XVI

E’ uscito il mio nuovo libro dal titolo “Il dramma di Luigi XVI”, edizioni Lulu. Il testo ha come protagonista lo sfortunato Luigi XVI, il re francese, che fu detronizzato e, dopo un processo politico farsa, ghigliottinato sulla Piazza della Rivoluzione – oggi Piazza della Concordia- il 21 gennaio 1793.

 Accompagno il Re nelle varie vicende umane, sociali e politiche che hanno contrassegnato la sua vita. Il volume è ricco di curiosità: dalle etichette  di Versailles  alle negoziazioni matrimoniali, secondo la ragione di Stato; dagli intrighi di una corte, ora bendisposta ora maldisposta a seconda dei favori ottenuti, agli scandali pubblicizzati.

 Luigi XVI ha vissuto segnato da un’epoca di grandi cambiamenti: politici, istituzionali, sociali e persino spirituali. Impegnato, sin dall’inizio del suo regno, in un processo riformistico fu osteggiato dai corpi primari dello Stato.

Il testo è un viaggio che inizia dalla “culla”, di un bambino che alla sua nascita è quarto in linea di successione per poi salire di grado fino a diventare Delfino a sette anni, per concludersi sul “patibolo”, dopo un processo innanzi ad una Convenzione che rappresentava la turbolenta capitale e non la Francia. Seguo i vari eventi che hanno coinvolto sia Luigi XVI che la famiglia reale. 

La figura di Luigi XVI, spesse volte, è stata criticata – seppur mai giudicata come tirannica o dispotica- secondo la visione che era un uomo debole e di scarse capacità politiche benché gli si riconoscevano qualità umane, come un buon padre di famiglia ma non adatte al mestiere di Re.

Personalmente confuto questo giudizio, ritengo che la debolezza di Luigi XVI veniva esaltata in negativo in un contesto dove le istituzioni erano interessate a non cambiare nulla. Il Re lasciato solo, usato come bersaglio e scudo di ogni problema sia dai realisti che dalla borghesia, sia dai rivoluzionari che dai controrivoluzionari.

Il testo non è una biografia in senso stretto, ma una analisi dell’intero contesto nel quale Luigi XVI dovette operare in un ambiente spesso ostile e ipocrita. Cerco di far emergere un Re, un uomo, un padre di famiglia che aveva cognizione della complessità della situazione francese dell’epoca e che aveva cercato di apportare quelle riforme per evitare il baratro.

Le prefazioni sono curate dal Prof Alberto Maira, Presidente dell’Istituto Testasecca di Caltanissetta, dal Dott Gabriele Barbaro, Viceprefetto aggiunto, Capo di Gabinetto della Prefettura di Ragusa e dal Dott Wiliam Di Noto, Presidente della Cooperativa sociale “Iopervoiperio”. 




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