lunedì 24 aprile 2023 - Attilio Runello

Il conflitto in Sudan

Il Sudan è uno stato africano a sud dell'Egitto Come l'Egitto è un paese arabo e di lingua araba. Ha una superficie di un milione e ottocentomila chilometri quadrati (sei volte l'Italia). Una popolazione di circa quaranta milioni di abitanti.

 È attraversato dal Nilo, con un vasto bacino ricco d'acqua e coltivabile La rimanente parte è desertica o semidesertica. Ha un vasto patrimonio zootecnico. Ha realizzato dighe sul Nilo che forniscono energia elettrica a gran parte del paese. Ha un rapporto commerciale con i paesi arabi, la Cina. Ha vissuto una lunga guerra dal 1983 al 2005 contro il Sudsudan, che alla fine ottenne l'indipendenza. Negli ultimi anni si era insediata una dittatura militare. Nelle ultime settimane è tornato nel caos. Sabato 15 aprile la rivalità politica tra i due generali ai vertici del Consiglio sovrano che – al momento – guida il Paese, il presidente Abdel-Fattah al-Burhan e il vicepresidente filorusso Mohamed Hamdan Dagalo, è sfociata in scontri e violenze, prima concentrati solo nella capitale Khartoum e poi estesi anche in altre città. Si parla già di guerra civile, anche se al momento la popolazione non è coinvolta. I due generali avevano preso il potere nel 2021 deponendo un presidente eletto ma contestato dalla popolazione per corruzione. Il vicepresidente si avvale probabilmente dell'aiuto di mercenari russi. La Russia mira ad ottenere una base marittima sul mar Rosso Dopo una sequenza sempre più intensa di raid aerei e scontri a fuoco, il conflitto può entrare in una nuova fase dopo che l’esercito regolare ha schierato le sue truppe di terra nel confronto con i paramilitari nati come eredità delle milizie Janjaweed, accusate di brutalità ai tempi della guerra del Darfur. Il presidente Burhan stava preparando una transizione democratica e voleva sciogliere le milizie del suo vice. La sua politica guardava agli Stati Uniti per finanziamenti e ad Israele per tecnologia.




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