martedì 7 aprile 2020 - Yvan Rettore

Il calo del Pil non ha solo aspetti negativi

In questi giorni, esperti, giornalisti ed economisti stanno dibattendo sull'inevitabile calo del PIL che dovrà subire l'Italia nell'anno in corso.

Ci sono però degli aspetti positivi che non vengono sufficientemente sollevati da questi specialisti partendo dai seguenti fenomeni attualmente in corso e che si protrarranno in parte anche una volta superata l'emergenza attualmente in atto:
  •  riduzione sensibile dell'inquinamento, acustico, visivo e atmosferico
  •  calo importante degli spostamenti individuali e della logistica
  •  abbassamento sensibile della spesa energetica complessiva
  •  drastica diminuzione dei rifiuti per via del crollo di settori commerciali voluttuari, del turismo e dell'intrattenimento tesi a favorire gli assembramenti
  •  riduzione complessiva dei reati
  •  incremento notevole del telelavoro
  •  calo sensibile della spesa sanitaria nazionale legata a patologie relative all'inquinamento
  •  riduzione di spese per lavori di manutenzione delle infrastrutture di comunicazione
  •  lancio e/o riconversione di attività produttive in settori legati all'emergenza sanitaria attualmente in atto: mascherine, respiratori, macchinari, ecc...
  •  incremento ulteriore dell'economia circolare
  •  aumento probabile del consumo di prodotti alimentari e commerciali autoctoni in grado di far ripartire un mercato interno che in certi settori era fermo da troppi anni.
Come si può vedere, la lettura di una sicura contrazione del PIL nell'anno in coso non deve essere interpretata automaticamente come interamente negativa e questo senza tralasciare il fatto che il Paese nel suo insieme avrà in larga parte un periodo di transizione difficile prima di poter tornare ad una situazione più stabile e serena.
 
Yvan Rettore



Lasciare un commento