venerdì 25 giugno 2010 - Professional Consumer

Il bluff di Sociologi, Economisti e Politici

Ne "La vita spesa a fare la spesa" i Sociologi intrappolano l’esperienza del consumare; quella stessa vita che gli Economisti istigano a vivere per dare ristoro ai bisogni; vita grama che i Politici tentano di alleviare mediante tutele normative e che gli stessi Consumatori, stressati, rintracciano nel loro fare quotidiano.

Per smentire simili bluff viene al mondo il Professional Consumer; ancor più per rivendicare il ruolo affatto diverso recitato nell’Economia dei Consumi, proprio quando la crescita decresce, il debito privato e quello pubblico fanno sboom

Rivendica d’essere Operatore di Mercato, sbatte le sue ragioni in prima pagina: la crescita economica rende la pratica del consumo indifferibile; i 2/3 del PIL, generati dalle azioni di consumo, lo mostrano.

Rivela che i redditi erogati per produrre merci risultano insufficienti per smaltire quanto prodotto.

Denuncia che ingombranti, quanto desueti, paradigmi nascondono i fatti e non fanno vedere.

Rivendica il centro della scena economica al proprio fare: mediante l’acquisto fornisce ricchezza al sistema; consumando l’acquistato garantisce continuità al ciclo economico, niente di più niente di meno.

Questa azione trova mille rivoli per potersi esercitare; molti i modi di fare; molti i fatti che mostrano sagacia nel fare.

Un esercizio professionale che restituisce dignità agli atti di consumo, responsabilità sociale all’azione e oplà ristoro economico

Un credo assoluto: aumentare la redditività del proprio reddito per dare conforto al mestiere, continuità all’azione, sostegno alla crescita economica.

Finanche una prospettiva da perseguire, là dove la domanda comanda: il Capitalismo dei Consumatori!

 




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