mercoledì 20 settembre 2017 - Anna Maria Iozzi

Il bello delle donne - Alcuni anni dopo: in dubbio la riconferma

È riaperto il salone dei sentimenti e degli intrighi, più amato dalle telespettatrici, dopo tredici anni e 36 episodi: “Il bello delle donne - Alcuni anni dopo”. Il sottotitolo rimanda all’evoluzione delle storie dei protagonisti, alcuni anni dopo. Il salone diventa un pretesto per descrivere il contesto femminile che gravita attorno alle storie delle clienti, disposte a farsi ascoltare e confortare da Luca (Massimo Bellinzoni), il loro parrucchiere di fiducia. 

La serie, dedicata a Virna Lisi, ha visto avvicendarsi madri, figlie, mogli, amanti, amiche e nemiche, facendo diventare il Bello delle donne, un microcosmo di storie tenere e drammatiche, comiche e struggenti.

Gli sceneggiatori hanno voluto offrire le immagini di donne di ogni età e al tempo stesso dell'Italia di oggi, attraversata dalla crisi economica, dallo spettro del terrorismo e dalla battaglia per i diritti civili.

La quarta serie, approdata nel mese di gennaio con otto puntate, ha previsto l’ingresso di Manuela Arcuri, nel ruolo di Jessica Lolli, proprietaria del salone di bellezza e Claudia Cardinale, in quello della parrucchiera Laura. 

A nulla è valsa la riconferma dei due personaggi storici della serie, come Massimo Bellinzoni nei panni del parrucchiere, Luca Manfridi e di Giuliana De Sio, nei panni di Annalisa Bottelli, sua acerrima rivale.

Di recente, Manuela Arcuri e Claudia Cardinale, le new-entry di spicco della serie, avevano svelato, con estremo entusiasmo, al Tv Sorrisi e Canzoni, la loro partecipazione. La fiction aveva segnato il ritorno dell’Arcuri, reduce dalla nascita di suo figlio Mattia.

La serie, ideata da Vincenzo Terracciano e Alberto Tarallo, non ha avuto gli esiti sperati. Era un ritorno in grande per festeggiare la quarta serie, ma i pessimi ascolti non hanno premiato il lavoro degli autori.

La fiction ha chiuso i battenti? È difficile dirlo. Ma, alla luce degli ascolti, è impossibile che si preveda una riconferma, a patto che gli sceneggiatori non intendano stravolgere le storie, per risalire la china Auditel.




Lasciare un commento