giovedì 17 gennaio 2013 - Antonello Laiso

Il Porcellum elettorale

Il Porcellum, ovvero quel sistema elettorale chiamato dallo stesso ideatore una porcata, è una presa in giro a quelle regole democratiche che il cittadino o l'elettore, recandosi alle urne, crede proprie, o pensa che siano tali.

Quando tali regole rappresentano quel modo di legge elettorale non fanno altro che abbassare ulteriormente quella soglia di credibilità nella politica e nei politici che, come sappiamo, è scesa a livelli minimi, come non mai lo è stata.

"Gli unti del signore" una volta erano quei politici scelti dai cittadini, oggi sono quei politici scelti dai partiti e messi lì, tante volte non rispondenti nè a realtà locali nè della Nazione. Oggi è il partito politico che decide quei nomi, quelle figure che tante volte (ma non sempre, per fortuna) sembrano uscite da un cappello a cilindro di un prestigiatore che ci ha incantato. Dobbiamo poi sperare avendo votato per il cavallo di aver per tale un fantino adeguato allo stesso e come sappiamo in molti casi non è così. La nostra convinzione è che non si debba votare per il partito, ma per l'uomo. Oggi, tale cosa è irrealizzabile.
 
Ne discende la riforma di una legge iniqua considerata ingiusta da molti politici e da tanti partiti ma ad oggi tale rimane senza quelle doverose modifiche che potevano arrivare in tempi brevi da un decreto legge che poteva essere votato all'unanimità.
 
Una nuova credibilità nella politica discende da quelle condizioni essenziali di una fiducia che è venuta a mancare, in quelle nuove regole e in quei nomi nuovi o anche vecchi ma dai quali scandali nessuno è stato colpito.
 
Cambiamenti epocali si impongono tali come lo sono stati per i cittadini, per i lavoratori, per i pensionati e per chi doveva andare in pensione. Ciò, non unicamente per quella credibilità da ritrovare in quei meandri di olezzo che si spera siano solo un passato remoto ma per l'onore e la dignità della nostra Nazione. Ed unitamente per quell'Eurozona che tanto ci osserva.
 
Per quella stessa dignità per la quale noi cittadini abbiamo di buon grado accettato quelle leggi impopolari, per quei sacrifici che stiamo facendo e dovremo fare sperando che siano risolutivi anche per il nostro orgoglio di cittadini Italiani.



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