martedì 24 febbraio 2015 - Annalisa Martinelli

Il Museo prende vita

Online il semestrale di storia dell’arte antica

Il Museo prende vita. E invita. Apre al mondo il suo cuore propulsivo, condivide patrimoni e saperi.

Dalle braci, più che dalle ceneri, dello storico bollettino annuale “Musei ferraresi”, ha precisato il direttore dei Musei Civici di Arte Antica e storico-scientifici Angelo Andreotti, nasce “Museoinvita. Musei di Arte Antica del Comune di Ferrara – Notizie e approfondimenti”. Si tratta di una rivista di storia dell’arte online, a cadenza semestrale, presentata il 23 febbraio, nella prestigiosa sede di Palazzo Bonacossi.

La nuova testata si raccorda a “Musei ferraresi”, raccoglie il filo interrottosi nel 2000, con la cessazione delle pubblicazioni, come scrive Angelo Andreotti nell’editoriale introduttivo:“dopo 19 numeri in ventotto anni di documentazioni approfondimenti, comunicazioni sulle attività e il patrimonio museale ferrarese, non solo storico artistico”. La rivista chiuse i battenti per mancanza di fondi, non certo per l’esaurirsi di linfa culturale. Fu una delle prime “vittime” della crisi economica che faceva capolino a Ferrara.

Museoinvita s’inserisce proprio tra quelle braci ardenti, lasciate in sospeso, forzatamente smorzate; si propone come strumento e contenitore d’informazioni sull’attività dei Musei di via Cisterna del Follo e, contemporaneamente, come punto di riferimento per gli studi di storia dell’arte di argomento ferrarese.

Un Museo non è solo ciò che si vede a livello espositivo, è fatto anche di depositi dove albergare le opere che non trovano spazio nelle mostre, tenendo conto del degrado a cui le stesse vanno incontro tra esposizioni alla luce e spostamenti, di una biblioteca specializzata, una fototeca, di tutta una serie di attività silenti volte a veicolare il patrimonio culturale. “Noi siamo solo i depositari di questo patrimonio artistico – ha aggiunto il direttore scientifico – e abbiamo bisogno di aiuti esterni”.

Giovanni Sassu, conservatore e storico dell’arte, ha delineato i tratti caratteristici della nuova rivista, che fotografa varie fasi, tra cui la vita espositiva, le attività culturali ad essa connesse, i servizi per il pubblico. Tra le varie sezioni, quella di “collezioni catalogo” e la sezione “studi e contributi”, che invita al dialogo i massimi esperti. “L’auspicio è che le sezioni possano riempirsi di contenuti diversi e che la rivista diventi un punto di riferimento per gli studi dell’arte ferrarese”.

Il passo successivo sarà fare la traduzione in inglese, come ha suggerito l’assessore Massimo Maisto, che ha sottolineato la valida scelta della rivista online per divulgare informazioni sulle attività dei musei.

Il primo numero del periodico, già disponibile all’indirizzo www.museoinvita.it, dedica ampio spazio ai testi delle conferenze relative al Seicento ferrarese, collegate alla celebre mostra Immagine e persuasione. Capolavori del Seicento dalle chiese di Ferrara (Palazzo Trotti Costabili, 2013-14), con scritti, tra gli altri, di Daniele Benati, Barbara Ghelfi, Valentina Lapierre e Giovanni Sassu. Sotto i riflettori, le vicende artistiche di Bononi, Ippolito Scarsella detto lo Scarsellino, Guercino e Ludovico Carracci, ripercorse dagli studiosi in luce delle più recenti ricerche storico-artistiche.

Accanto alla ricerca storica, i Musei di Arte Antica hanno attivato un programma di recupero a seguito del terremoto, restaurando le opere con maggiori problematiche, oltre ad un piano di monitoraggio continuo. Il sisma che ha colpito fortemente la città nel 2012, ha lasciato un segno profondo nella gran parte dei monumenti cittadini, e molti luoghi sacri sono stati chiusi.

La mostra “Aspettando Schifanoia…”, inaugurata lo scorso 3 ottobre a Palazzo Bonacossi, ha raggruppato una selezione delle monumentali tele di Scarsellino, provenienti dalla Collezione Orfanotrofi e Conservatori e, dopo il terremoto, dalla Chiesa della Visitazione di Maria Vergine, nota come la Chiesa della Madonnina. Con la finalità di promuovere la conoscenza dell’attività di conservazione, oltre che a dare visibilità ad opere poco note, sono stati organizzati incontri con il pubblico e visite guidate. Il 24 febbraio alle ore 18, sempre a Palazzo Bonacossi, si punterà il riflettore proprio su Scarsellino. Relatrici Valentina Lapierre e Donatella Magnani, introduzione di Elisabetta Lopresti.

 




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