martedì 6 novembre 2018 - Camillo Pignata

Il Movimento 5 Stelle nella morsa della destra fascista

E’ giunto il momento che il movimento si liberi dalla morsa in cui lo sta stringendo l’azione congiunta di Salvini e Berlusconi.

Se non lo fa rischia di essere isolato nella maggioranza e di consegnare alla Lega le redini del governo. E' giunto il momento che il movimento faccia i conti con se stesso con la sua identità e dica alla sua gente che cosa vuol fare da grande. Se non lo fa, rischia di essere fagocitato dalla Lega. E' giunto il momento che il movimento batta un colpo e difenda il Paese e la democrazia dall’attacco della destra fascista .

Se non lo fa, rischia di consegnare il Paese alla destra fascista. Il governo del cambiamento sta cambiando solo il Mov5s, la sua natura, i suoi valori sempre più contaminati di fascio razzismo e quindi il suo ruolo sempre più gregario e subalterno alla lega, la sua forza elettorale sempre più esigua. Il mov5s è ormai un corpo martoriato, attraversato da inevitabili dissensi di parlamentari, iscritti e simpatizzanti.

Su questo corpo indebolito si è avventato e si avventa la Lega, per accaparrarsi i voti grillini. Salvini lancia l'opa su Roma, mentre Giorgetti disfa di notte gli accordi che fa di giorno come il decreto su Genova pensioni d'oro, il condono e, oggi, la prescrizione e il reddito di cittadinanza. Intanto continua il lavoro ai fianchi di Berlusconi e dei suoi media, contro il Movimento.

 Mentre Fratelli d'Italia sta in panchina, pronta ad intervenire se si inceppa macchina che erode il movimento, a rimpiazzare i dissidenti del M5s se insorge qualche problema. Treantadue deputati e diciotto senatori sono già pronti a coprire eventuali defezioni grilline e a garantire la sopravvivenza del governo. Non sono operazioni improvvisate. Fanno parte di una manovra che viene da lontano, preparata dai vertici della destra, negli incontri a palazzo Grazioli.

Vogliono “trasformare in atti dell'esecutivo i principali punti del programma del centrodestra, stimolare la dissidenza interna del Mov5s, rosolandolo a fuoco lento, con stop and go sulle proposte a questo sgradite. Vogliono indurre l’ala destra a votare Lega e l’ala sinistra ad abbandonare il movimento. La risposta non può essere la “testuggine” che è solo un cerotto su una ferita mortale. La risposta è spezzare le cinghie di questa morsa che lentamente lo sta soffocando .

La risposta è un Movimento che esca dal pragmatismo e dall'ambiguità, di slogan senza senso, come “né destra né sinistra”, faccia i conti con se stesso, con la sua identità, a partire dalla gestione del dissenso, e dica alla sua gente che cosa vuol fare da grande.

Cade il Governo?

Certo, ma meglio un governo caduto che un sistema democratico caduto e un Movimento distrutto.

 

 



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