venerdì 23 marzo 2018 - SerFiss

Regeni, la Diaz e il pm Zucca | V come Vertici Violenti

Le parole del pubblico ministero Zucca sono forti e scuoteranno per giorni i media e l'opinione pubblica. Ma sono meno di una lieve carezza in confronto alle nomine avvenute a fine dicembre, in piena bagarre politica per la definizione del def e con la testa al Natale e fine anno (il pubblico) o alle elezioni del 4 marzo (i politici) da parte del ministro degli Interni.

Approfittando dello stato confusionale, il ministro Minniti aveva riammesso ai pubblici uffici e promosso alla seconda carica della DIA (Direzione Investigativa Antimafia) Gilberto Caldarozzi, condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni e 8 mesi per i fatti della scuola Diaz. Ora, passare in così poco tempo dalla condanna per aver contribuito a creare in Italia la "macelleria messicana" ad uno dei posti più ambiti nel settore della Polizia di Stato pone ben più di un interrogativo oltre a quelli già indicati da Zucca, come ad esempio il caso di Giulio Regeni.

Se, come risulta dagli atti, alla scuola Diaz di Genova non pernottò nessun black blok, una condanna in via definitiva per un alto funzionario suggerisce colpe ben più gravi degli autori in divisa del pestaggio collettivo. Sono state introdotte bombe molotov, bastoni ed altre armi che hanno fatto la loro porca figura nelle conferenze stampa del giorno dopo il massacro, salvo che ad introdurle non furono i pernottanti ma le Forze dell'Ordine stesse. Tutto questo ha un preciso scopo, e siamo certi che Calderozzi non fosse l'unico papabile al secondo livello della DIA. Riletta insieme alla legge Minniti-Orlando, le concessioni già passate in Senato sull'abuso di legittima difesa, l'attacco alle ONG ed ai migranti, il tanto sbandierato "volo umanitario" (a quanto mi risulta ancora unico), tutto questo disegna con preciso tratto l'idea che il governo ha sulla tutela dell'ordine pubblico. 

Massimo rispetto per le Forze dell'Ordine, un po' meno quando escono dal seminato. Ed il riferimento non è solo alla Diaz ma al giorno prima, con accanimento sui gruppi Lilliput e sui sindacati, ai tanti Pinelli, Cucchi, Aldrovandi, Caccia, Spaccarotella che non hanno avuto un risalto mediatico.

Pochi giorni fa ricorreva l'anniversario dei "6 di Birmingham". Sei persone condannate all ergastolo che 16 anni dopo escono liberi: un tribunale ha provato che le prove addotte da Scotland Yard erano state artificiosamente prodotte dalla polizia stessa.

Si vuole tornare allo stato di polizia degli anni di piombo? Del resto, se Minniti ha scelto come presidente della sua Fondazione Francesco Cossiga un motivo dovrà pur'esserci.

Dalla polizia di stato allo stato di Polizia, talvolta, il passo, può essere molto breve.




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