mercoledì 23 marzo 2016 - Angelo Cerciello

If I Stay parla di passione e sacrificio

If I Stay è un film di R. J Cutler basato sull’omonimo romanzo di Gayle Forman. Mia Hall e la sua famiglia hanno un terribile incidente e solo mia sopravvive ma è in terapia intensiva in ospedale perché è in coma.

If I Stay, oltre a mostrarci il presente con Mia all’ospedale e parenti e amici che la assistono oltre ai dottori e agli infermieri, ci mostra il passato della ragazza e della sua famiglia. Il padre di Mia, Denny, suonava in una band punk rock e la madre era una delle sue più grandi ammiratrici. Poi essi ebbero due figli: Mia e Teddy, il fratello più piccolo di quest’ultima.

Mia fin da piccola si appassiona a suonare il violoncello e suona dal pomeriggio fino alla sera e i genitori della ragazza si accorgono che lei ha un infinito talento nel suonare tale strumento. Allora Denny compra un violoncello alla figlia e incoraggia sempre più questa sua passione.

Mia, una volta cresciuta, è diventata davvero brava a suonare il violoncello e viene notata da uno dei ragazzi più in vista della sua scuola ossia Adam. Quest’ultimo suona in una band pop rock, band che ha molto successo. Adam chiede a Mia di accompagnarlo a vedere un concerto di violoncello e Mia accetta. Essi passano una bella serata e cominciano ad uscire insieme. Però, i due seguono due tipi di musica molto differenti e hanno anche amici molto diversi fra loro.

Inoltre, Mia è una persona che non ama molto divertirsi. Per lei il divertimento consiste nell’ascoltare i grandi della musica classica, come Beethoven, o suonare con il suo violoncello. Mia, quando suona, è come in estasi e si perde nella musica che produce. Intanto, Adam diventa sempre più famoso e Mia si iscrive per un’audizione per una prestigiosa scuola di musica.

If I Stay, mentre racconta il passato, mostra Mia che assiste alla morte dei suoi genitori e tutto questo viene rappresentato con scene di dolore straziante. Mia assiste anche se stessa distesa sul letto dell’ospedale: vediamo Mia come fosse una sorta di fantasma, una sorta di spirito incorporeo. Bellissima e toccante la scena nella quale il nonno di Mia confessa alla nipote che il padre lasciò la sua band per comprargli il violoncello.

Tornando al passato, Adam è sempre più preso dagli impegni con la sua band e Mia potrebbe andare a vivere a New York per frequentare la scuola di musica suddetta. Essi, nel primo giorno del nuovo anno, si lasciano. Poi avviene l’incidente. Tornando al presente, Mia si sveglia dal coma e il film finisce.

If I Stay parla di una persona che ama profondamente la musica. Mia è disposta a tutto per portare avanti la sua carriera da musicista. Lo stesso vale anche per Adam che scrive delle canzoni davvero belle e appassionanti. If I Stay parla anche di passione e di sacrificio. Passione per la musica, passione per i propri sogni e le proprie ambizioni. Passione che è anche sacrificio.

Il film parla anche del sacrificio dei genitori di Mia per i loro figli: è per i loro figli che essi cambiano radicalmente la loro vita da giovani. Oltretutto, il film in questione è toccante ed oltremodo emozionante. Coloro che sono al capezzale di Mia esternano tutto il loro affetto e amore per la ragazza, senza mezzi termini.

Passato e presente scorrono in parallelo e sono in perfetto equilibrio tra loro: questo è uno dei punti forza del film. L’altro punto di forza è rappresentato dalla rappresentazione della storia d’amore tra Mia e Adam, amore travagliato ma travolgente e struggente. Un altro punto di forza è la musica, la quale ricopre la funzione di “collante” fra i diversi personaggi.




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