giovedì 11 giugno 2009 - bruno piano del balzo

Indagine del Censis: per il voto decisiva la tv

Secondo l’indagine del Censis, durante la campagna elettorale, il 69% degli elettori ha formato la sua scelta con i telegiornali! La percentuale sale al 78% per i pensionati. Queste tre righe da sole bastano per spiegare 60 anni di repubblica non democratica!

Ora la tesi che porto avanti da tempo è suffragata da questa indagine fatta dal Censis. Sono anni che sostengo che l’informazione politica essenziale e necessaria passa dai telegiornali. Poi, certo, contano anche i vari Vespa, Santoro e quello di Ballarò, ma soprattutto sono importanti i telegiornali più seguiti, TG1 e TG5. E infatti quali sono i partiti che hanno raggiunto la soglia del 4% al Parlamento Europeo? Quelli che ogni sera, sistematicamente, regolarmente, passano sui telegiornali delle ore 20 attraverso i loro rappresentanti.

Ogni sera ci fanno vedere i volti e le dichiarazioni dei vari Casini, Di Pietro, Franceschini, il leghista di turno e ovviamente Berlusconi, per non parlare della triade Bonaiuti-Capezzone-Cicchitto. Fateci caso, non c’è sera in cui non dichiarano qualcosa con lo sguardo verso la telecamera. Anche quando non hanno alcuna proposta politica da fare, ma solo commentare le dichiarazioni dell’avversario. Non saltano una sera.

Sono dati illuminanti quelli del Censis, che dovrebbero aprire gli occhi a tanta gente! La percentuale sale al 78% per i pensionati. Se consideriamo che il nostro paese invecchia sempre più.... è chiaro che i risultati elettorali vanno in certe direzioni, cioè nelle direzioni auspicate e manipolate da questi telegiornali di regime, che da 40 anni hanno fatto di tutto per cancellare le minoranze politiche che danno fastidio e in particolare i radicali e la loro storia perchè i cittadini non devono sapere! Perchè quando sono informati li votano i radicali, capiscono e condividono le loro iniziative.

Ma appunto, per il nostro regime non democratico e per questa informazione di regime i radicali non devono apparire nei telegiornali. Per questo hanno compiuto in questi ultimi 40 anni un genocidio politico-culturale nei loro confronti. 




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