giovedì 27 aprile 2023 - Pressenza - International Press Agency

I proiettili all’uranio impoverito della Gran Bretagna sono già in Ucraina

L’esercito di Kiev ha già ricevuto da Londra le forniture di proiettili perforanti all’uranio impoverito per i carri armati Challenger 2. La conferma arriva in via ufficiale dal ministro delle Forze armate britanniche, James Heappey, come si apprende sul sito web del Parlamento.

di Clara Statello

foto: wikipedia.org

Rispondendo alle domande del deputato Kenny MacAskill, Il ministro ha lasciato intendere che le munizioni potrebbero già essere state sparate:

“Abbiamo inviato migliaia di munizioni Challenger 2 in Ucraina, inclusi proiettili perforanti all’uranio impoverito. Per motivi di sicurezza operativa, non commenteremo i tassi di utilizzo ucraini delle munizioni fornite”, ha dichiarato in risposta ad una domanda sulla quantità e utilizzo dei proiettili.

Inoltre ha aggiunto che:

▪ il Ministero della Difesa non controlla i luoghi da cui vengono sparati i proiettili all’uranio impoverito dalle AFU in Ucraina;

▪ la Gran Bretagna non ha alcun obbligo di occuparsi della successiva bonifica dei territori contaminati dai proiettili all’uranio impoverito sparati dai carri armati Challenger 2 dalle forze armate dell’Ucraina.

“Tuttavia, rimaniamo impegnati ad aiutare l’Ucraina a emergere da questa guerra sicura, prospera e libera e sosteniamo una serie di attività per soddisfare i bisogni immediati dell’Ucraina, ripristinare le infrastrutture e i servizi essenziali e gettare le basi per la sua ripresa a lungo termine e post- ricostruzione bellica”, ha aggiunto. 

Cos’è l’uranio impoverito? 

L’uranio impoverito è un metallo pesante utilizzato nell’industria militare per la fabbricazioni di sistemi di arma e munizioni. Per le sue peculiarità serve per la fabbricazioni di corazze e proiettili perforanti. 

Sebbene non abbia la stessa radioattività dell’uranio, è un materiale altamente contaminante e nocivo. Il contatto con le polveri di uranio impoverito disperso nell’ambiente, attraverso l’inalazione o l’assunzione di sostanze contaminate, come acqua e cibo, può causare il cancro. 

Secondo le stime dell’Osservatorio Nazionale sull’Amianto, il suo utilizzo nella guerra in Iraq e Jugoslavia ha causato la morte di almeno 350 militari su 8.000 militari colpiti dalla Sindrome del Golfo e poi dalla Sindrome dei Balcani, colpiti da patologie come i linfomi di Hodgkin e non Hodgkin e leucemie. Ma il bilancio potrebbe arrivare sino a 5000 casi di decesso.




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